Ternana: le vittorie “sporche” fanno crescere
Voglia e personalità hanno portato al successo
La Ternana è fuori dall’area di retrocessione diretta. Per la prima volta nella storia di questo campionato cominciato come peggio non avrebbe potuto i rossoverdi cominciano a vedere la luce. Effetto diretto della vittoria sulla Feralpisalò a cui hanno fatto da contraltare i passi falsi delle altre concorrenti di bassa classifica.
Vittoria sofferta, certo, fino a farci pensare che forse i lombardi di Zaffaroni avessero pareggiato non avrebbero rubato niente. Ma la Ternana, pur non nella sua migliore veste, ha fatto qualcosa di più. In estrema sintesi, ha difeso meglio ed è stata più incisiva, elementi essenziali per vincere le partite.
Una partita sporca è stata definita. Sporca perché la Ternana non l’ha dominata? Perché ha dovuto lottare anche contro le proprie manchevolezze per vincerla? Forse sarebbe meglio etichettarla come la vittoria della voglia. La voglia di reagire, di portare a casa punti fondamentali, di proseguire in un cammino positivo appena iniziato. Voglia di vivere giornate migliori nel prossimo futuro, lasciando ad altri le ansie e le angosce della bassa classifica.
Un successo che a nostro avviso può essere ancora più utile di una goleada in quel processo di maturazione nel quale la squadra si è immersa dall’arrivo di Breda. Un gruppo che è diventato squadra -affermazione del tecnico- sin dai primi allenamenti. Che proprio da squadra è migliorato nella consapevolezza che ancora molto può e deve crescere. Senza illusioni. La Ternana non era una squadra di brocchi ma non è diventata una squadra di fenomeni nel giro di un mese. Sta solo maturando una propria consistenza tecnico-tattica e maturando sotto l’aspetto emotivo, caratteriale.
Ecco perché aver sofferto e rischiato ma, al tempo stesso, essere riuscita a guadagnarsi prima il vantaggio e poi con rabbia e determinazione aver agguantato il successo dopo il momentaneo pareggio avversario, può costituire un propellente formidabile per il prosieguo della stagione.
Anche per come ha segnato i suoi gol: con azioni provate in allenamento e rimandate con successo in partita. Portando al gol un attaccante che cresce di gara in gara e un difensore che pure aveva sofferto per un tempo in marcatura. Segno di personalità che sta emergendo lentamente dalle nebbie di un avvio complicatissimo che sembrava aver già segnato l’intera stagione.