Il grande ex della partita è lui, senza dubbio. L’uomo dei gol impossibili, quello che incantava sul campo e che ci ha fatto esultare così tante volte che non ce lo ricordiamo più. Quello che se non segnava faceva un assist. Quello che insieme ai suoi compari, in campo, si vedeva proprio che si divertiva a giocare a calcio. Insieme a Palumbo e Falletti ha incantato Terni e ora che la triade si è divisa, chi ci ha rimesso (in primis) sono i tifosi ternani, che erano abituati ai giochi di prestigio in campo.

Partipilo è andato via da Terni perché lo voleva il Parma. Lo ha pagato (tanto: 1,5 milioni di euro) e gli ha fatto un grande contratto. Il Parma che vuole andare in A ha puntato su questo ragazzo che in A non ha giocato mai, ma che non vede l’ora di poterlo fare: di poter dimostrare a tutti che se sai giocare sai giocare, in qualsiasi categoria.

145 volte in campo con la maglia rossoverde (tra campionato e coppe). 43 gol e 34 assist. Una valanga. Inutile dire che il più pesante è quello nel derby che ha fatto impazzire una città intera. Non sappiamo se anche lui considera il più bello quello segnato a Lecce (partita finita 3-3) quando ha danzato sul pallone e lo ha spedito all’incrocio dei pali. Noi sì.

Finora a Parma non ha fatto vedere tutto il suo repertorio. E’ stato fuori un mese abbondante per infortunio, ha fatto 12 presenze di cui 4 da titolare. La concorrenza è altissima, ma il timbro Tony l’ha messo lo stesso. Tre gol e un assist, tirando fuori il meglio nei minuti che gli concede Pecchia.

Chissà che non parta titolare contro la sua ex squadra, la città che lo ha adottato, coccolato e idolatrato. Con gli ex non ha un buon rapporto. Anzi con il Bari non ha un buon rapporto: ogni volta che ci gioca contro segna: 4 gol in tutto… contro il Francavilla (quando era a Terni), un gol e un assist; anche contro il Bisceglie (sempre con la maglia della Ternana) un gol e un assist, più un altro gol con la maglia della Virtus Francavilla; ha fatto bene anche contro il Cosenza (una delle sue prime squadre (1 gol e due assist)… con la Ternana è il primo incrocio da ex. Speriamo in cuor nostro, che non sia una tradizione di casa Partipilo quella di segnare alle ex squadre!!!

Ma se proprio qualcuno dovesse segnare e allora che ci punisca lui. Perché? Presto detto, basta continuare a leggere. 

E’ arrivato a Terni grazie al direttore Leone che ha sempre avuto un debole per lui e per la sua qualità. Da sempre dicevano a Partipilo che avrebbe potuto sfondare, visti i suoi numeri. Ma nessuno, probabilmente, aveva creduto davvero in lui. A Terni tutti lo hanno fatto. Iniziando con chi l’ha preso e finendo naturalmente con chi l’ha fatto esplodere, Lucarelli, dandogli quella forza mentale che probabilmente gli era mancata fino a quel momento. La convinzione nei propri mezzi, la voglia di imporsi attraverso le proprie qualità.

Partipilo è partito dall’alto, con il Bari. Ma poi si è ritrovato in Serie D. Quasi convinto a smettere. E non certo solo per colpa sua. Per suo solo merito invece è ripartito proprio dalla D e a forza di gol, di dribbling e di prestazioni convincenti è arrivato fino al primo posto della Serie B.

Noi lo abbiamo visto sempre sorridente. Forse perché Terni ha contributo a riportargli il sorriso. Lo abbiamo visto capocannoniere. Lo abbiamo visto con quelle ali a festeggiare un gol talmente tante volte che ci sembra una posa naturale. Ma lui sa benissimo che non è così, che tutto quello che ora ha se l’è dovuto guadagnare due volte.

Ci hai fatto godere Party, ti abbiamo amato. Anzi continuiamo a farlo anche se non sei più una Fera! E continueremo a farlo per sempre: anche tu hai scritto la storia rossoverde.