Non è mancato solo Falletti…
La “nuova” Ternana è nata. E purtroppo non sotto una buona stella. E’ stata una Ternana molto meno aggressiva di quelle a cui eravamo abituati. Una Ternana molto meno accorta e certamente molto meno precisa e pericolosa. Una Ternana che dopo l’uno a due del Bari alla fine del primo tempo è come se si fosse arresa. E questo non era mai successo. Ha provato a reagire, nel finale. Ma troppo tardi. Troppi pochi minuti a disposizione e troppi gol da recuperare.
Un peccato non tanto e non solo per il risultato quanto per la prestazione. Questa Ternana ha bisogno di nuove certezze e di nuovi punti di riferimento. E non si può addossare la responsabilità di una prestazione poco convincente all’assenza di un solo giocatore, per quanto importante, come Falletti. La Ternana ha tenuto botta per almeno mezz’ora, creando anche due/tre situazioni pericolose. Ma poi è crollata. Quando il Bari decideva di accelerare, accelerava. 3 gol, due pali, due parate importanti di Iannarilli nel primo tempo, una nel secondo (con fuorigioco annesso). I difensori hanno maledettamente sofferto la velocità e la tecnica degli esterni biancorossi. Non è colpa di uno soltanto.
E’ mancata – nella Ternana – la prestazione dei senatori, di quelli che dovrebbero portare la loro esperienza. Casasola, Labojko (che pure aveva iniziato bene) e Sorensen: non a caso protagonisti sui tre gol presi, con responsabilità più o meno evidenti. E se un pomeriggio storto può capitare a chiunque, non può capitare a tutti. Prendete anche chi è entrato: la Ternana alle volte trovava linfa proprio dagli ingressi dalla panchina, stavolta non è stato così. E in un contesto del genere è diffcile anche tirare fuori la prestazione: Raimondo non si è visto praticamente mai, Lucchesi in difficoltà.
Abbiamo almeno avuto modo di conoscere i nuovi: Carboni (che ha avuto un buon impatto), Zuberek (che ha pure fatto l’assist a Diakitè), Boloca (entrato nel finale). E fra i nuovi ci mettiamo anche Marginean, che oggi ha esordito dal primo minuto e ha mostrato delle buone cose.
Abbiamo sempre detto che la Ternana dovrà prendere il meglio dai giovani. Ecco questi giovani sicuramente potranno dare una mano all’allenatore. Non possiamo chiedere a questi ragazzi (molti alla prima esperienza fra i grandi) di avere continuità. Ed è questo il grande rischio che corre la Ternana: la qualità in assoluto c’è. Poi però quando si esprime ancora non è controllabile. Con i giovani servono tempo e pazienza: ma non è detto che la Ternana abbia questo lusso.
E’ il tempo la chiave. La pazienza è obbligatoria. Pazienza e fiducia.
Non farsi condizionare dalla brutta partita di oggi pomeriggio e guardare avanti. Non sarà il mercato che aiuterà la Ternana. Non ci saranno colpi che cambieranno il volto della squadra. Manca un tassello (Gaston Pereiro o Pagano) e poco più. A meno che non si decida di intervenire anche a centrocampo. Ma sempre con uno sguardo privilegiato per i giovani: il leit motiv di questa stagione.