Uno sguardo al futuro: con chi?
Sappiamo di correre troppo, ma non possiamo non prendere in considerazione anche il futuro della Ternana (sperando naturalmente che possa nel frattempo arrivare la salvezza).
Dei giocatori oggi in rosa rossoverde la maggior parte è in prestito. E quindi bisognerà costruire da capo, la prossima estate.
Dei 4 giocatori con un trascorso in Ternana ce ne sono soltanto due con il contratto anche per la prossima stagione (Iannarilli e Capuano, i due “capitani”) visto che Sorensen è in scadenza e che Favilli ha legato il suo futuro alla salvezza della Ternana.
Gli altri giocatori di proprietà sono 7: Franchi, Casasola, De Boer, Labojko, Luperini, Viviani, Dionisi. Più Zoia (anche lui legato alla salvezza della Ternana) e i rientri dai prestiti, che però non rientravano già nei piani della nuova Ternana: Di Tacchio Ferrante, Rovaglia, Martella e Donnarumma.
Il progetto rossoverde prevedeva: contenimento costi, operazioni con i giovani e la valorizzazione dei propri talenti. Ecco se le prime due sono due obiettivi perseguiti (anche accollandosi non pochi rischi) il terzo ancora manca.
La Ternana – rispetto alla passata stagione – ha venduto i suoi gioielli (Partipilo, Palumbo, Falletti, Diakité) e ora per fare “cassa” potrà utilizzare soltanto Corrado (in prestito al Modena) che molto probabilmente sarà ripreso dall’Inter con il riacquisto magari ad una cifra leggermente inferiore ai 2 pattuiti due anni fa.
In queste due sessioni di mercato, complici anche i costi importanti ereditati dalla precedente gestione di Bandecchi, la Ternana non ha fatto investimenti, se non minimi. E si dovrà invece trovare il modo di rimettere sostanza all’interno della società. Con giocatori di proprietà, validi, giovani, da far crescere, per ridare alla società non soltanto spessore tecnico ma futuro.
Pensare ogni anno di poter cambiare così tanto e centrare sempre l’obiettivo è come cercare di vincere sempre una scommessa. Può andare bene una volta, forse due. Tentare sempre la sorte, diventerebbe anche presuntuoso.
Quest’anno si è fatto di necessità virtù. Il presidente Guida ha dovuto barcamenarsi in una situazione difficile e quando è stato necessario ha avallato anche delle spese (vedi Pereiro) pensando al futuro della Ternana. Ma la prossima estate – senza le contribuzioni di stipendi, senza le buoneuscite – ci sarà, immaginiamo, più margine di manovra.
Altrimenti le porte girevoli così vorticose potrebbero essere un clamoroso boomerang.
Nel calcio ha importanza anche il gruppo e i valori di una società: che devono essere tramandati e inculcati nella testa dei giocatori. Farlo con dei giovani (per di più in prestito) è molto complicato. E non ha futuro.
Alla Ternana oggi serve la salvezza, domani il futuro.