Ternana, cucito l’abito per il galà finale
A Reggio Emilia vittoria di squadra e strada tracciata per la salvezza
La vittoria di Reggio Emilia oltre a portare tre punti fondamentali in classifica ha fornito una immagine diversa e più convincente della Ternana. La squadra che cercava un abito su misura dopo la rivoluzione di gennaio, probabilmente l’ha trovato. Il sarto Breda è riuscito in tempi rapidi a cucirglielo addosso senza apparenti difetti. Magari qualche piccolo aggiustamento qua e là sarà sempre necessario però, il vestito è buona e il tessuto lo è ancora di più.
Un tessuto impreziosito dall’inserimento di Amatucci in regia e dal ritorno di Favilli in attacco. Il primo ha garantito una fluidità di manovra che prima stentava ad avere continuità, una pulizia di passaggio importante in fase di rilancio, soprattutto quella successiva al recupero palla alto. L’attaccante ha fornito un’alternativa alla manovra con la capacità di far salire la squadra e di partecipare anche alla fase di costruzione. Palla lunga su Favilli che fa da boa, dialoga con Pereiro e favorisce gli inserimenti delle mezze ali è un tema che a Reggio ha funzionato bene, senza negare all’attaccante la possibilità di concludere a rete.
La nuova Ternana ha ritrovato anche un Luperini guastatore e uomo di prima aggressione che spesso rallenta la manovra avversaria in avvio d’azione.
Però, tra le note positive, oltre all’inviolabilità di Iannarilli (finalmente!) e alla tenuta difensiva, ce n’è una che non dev’essere sottovalutata: l’importanza degli uomini in panchina, l’intensità e la qualità che hanno aggiunto in un momento chiave del match. Il simbolo della partecipazione attiva dei panchinari è l’azione del secondo gol: Faticanti a rifinire e Raimondo di nuovo a segno.
Vittoria di squadra quindi, senza cali di tensione ma con la capacità d’interpretare al meglio le varie fasi del match: aggressione iniziale, difesa attenta quando c’è stata la reazione avversaria e decisione nel portare il colpo decisivo. Il tutto condito con quella astuzia-esperienza che ha portato sì all’ammonizione di Iannarilli ma che, quando è mancata, è costata punti pesantissimi.
Ad una Ternana dove tutti devono sentirsi titolari anche senza partire nell’undici iniziale, adesso si chiede continuità di prestazioni, senza cali di tensione perché il campionato sta entrando nella fase decisiva. A cominciare da sabato con il Lecco sarà indispensabile replicare la prova di Reggio, quei tre punti che hanno riportato la Ternana nel gruppone delle pretendenti la salvezza. Gruppo nel quale potrebbe entrare anche chi oggi si sente al sicuro. Perché la distanza tra play off e play out non è incolmabile. Tutt’altro.