I gol da calcio piazzato: un punto da riscoprire

I gol da calcio piazzato: un punto da riscoprire

Sempre il gol di Pereiro di sabato pomeriggio contro il Cosenza, ha riportato la Ternana ad approfittare dei calci da fermo, per realizzare i gol. Non succedeva da un po’ di tempo. Anche perché il calcio da fermo più importante, ovvero il calcio di rigore, è stato (ed è ancora) per la Ternana un tabù, visti i recenti errori.

Ma le punzioni o i calci d’angolo, come si dice, posono essere quelli che ti mettono nelle migliori condizioni di poter sbloccare partite difficili o in cui gli avversari non ti concendono molte palle gol.

All’inizio della stagione proprio dai calci piazzati sono arrivati la maggior parte dei gol delle Fere: a partire dal primo della stagione con Distefano contro la Samp), contro il Como addirittura da rimessa laterale, angolo da Sudtirol, angolo e punizione contro la Reggiana. E anche i primi gol della gestione Breda sono arrivati proprio da calcio piazzato: i due colpi di testa di Casasola e Diakité che hanno bucato la difesa dello Spezia.

Poi un lungo periodo di digiuno. Se volessimo allargare un po’ le maglie potremmo dire che il gol di Sgarbi a Reggio Emilia è frutto di un calcio piazzato, ma ci fu un batti e ribatti in area e poi la conclusione del difensore fu da fuori…

Tutti i gol, insomma, segnati nel frattempo, sono stati frutto di giocate in openplay, come si dice. Si è tornati al calcio da fermo sabato scorso.

E questo – a nostro avviso – è un vantaggio. Perchè la Ternana le occasioni da calcio da fermo le ottiene. Magari bisogna essere più accorti o variare qualche giocata nei cross. O banalmente essere più precisi (questo vale anche per le giocate con palla in movimento: la precisione dell’ultimo passaggio è fondamentale). Anche perché saranno molto importanti. Sia pro che contro.

Perché anche nei calci da fermo contro la Ternana deve mantenere, anzi recuperare, la linea tracciata da Breda. Due gol subiti da angolo (contro il Palermo, Lucioni e contro il Pisa, ultimo gol preso da Moreo) e poi i rigori. Mentre all’inizio della stagione la concentrazione sugli angoli o sui calci piazzati lasciava a desiderare, tanto che era diventata una sorta di psicosi rossoverde. Aver recuperato quella tranquillità e essere riusciti ad invertire la tendenza è stato molto importante. Ora è altrettanto importante continuiare su questa strada, nonostante il calcio d’angolo di Pisa.