Ternana, Maestrelli: “Ce l’abbiamo messa tutta per portare a casa la vittoria”
Alessio Maestrelli è stato l’ospite dell’ultima puntata dell’Autobus di Radio Galileo.
PAREGGIO DA AMARO IN BOCCA – Andiamo su ogni campo per cercare di portare via i tre punti perché siamo una squadra che lavora in quel senso tutta la settimana. E’ stata una partita difficile, su un campo tosto, contro una squadra attrezzata che ha fatto un buon campionato anche l’anno scorso. Noi ce l’abbiamo messa tutta per portare via la vittoria. Ripenso al tiro di De Boer che è stato murato, al mio colpo di testa al tiro di Donnarumma così come all’occasione di Casasola nel finale. Qualche palla gol è stata creata su un campo difficile.
OCCASIONE GOL – L’anno scorso ho fatto 2 gol, anzi erano 3 ma uno me l’hanno annullato. Peccato. Avevo preso il tempo giusto ma l’impatto non è stato preciso. Sono rammaricato per quella occasione. Cercheremo di fare meglio nella prossima.
AUTOGOL – Ho cercato di dare una mano alla squadra. In quel momento serviva una spinta maggiore dai braccetti. Giovanni ha messo una grandissima palla. Marcare in area uno come Pietro è molto difficile. Fortuna per noi il difensore ha sbagliato. Dispiace per lui. Corradini ha messo una grande palla.
MOMENTO – Lavoro ogni settimana al massimo per farmi trovare pronto. Dall’inizio o per qualche spezzone di gara, non importa. Remiamo tutti dalla stessa parte. Lottiamo tutti per lo stesso obiettivo. Spingiamo ogni giorno sempre di più. So che siamo una squadra forte, ci sono giocatori che hanno fatto altre categorie. Noi giovani possiamo solo rubare con gli occhi.
CLASSIFICA – Va fatto un applauso al Pescara perché sta facendo un cammino importantissimo. Anche noi stiamo dando seguito ai risultati. Siamo soltanto alla decima giornata. Dobbiamo restare attaccati alle prime posizioni per poi andarci a giocare il campionato nella seconda metà della stagione. Non dobbiamo sprecare energie per guardare altre squadre ma dedicarle solo a noi. Arriva un trittico di partite molto importante per noi. Ci sono nove punti importanti.
NONNI E ZIO – Ho la fortuna di essere cresciuto in una famiglia che ha nel sangue questo sport e molto tranquilla. Ho sentito tante storie su nonno Tommaso. Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo. Ovunque vado mi fanno tanti complimenti per la persona che era. Questo mi inorgoglisce. Vuol dire che ha fatto qualcosa di bello, che era una bellissima persona. L’ho vissuto con le storie dei miei familiari e delle persone.
COGNOME IMPORTANTE – Io vivo questa cosa con molta serenità. Quando entri in campo si azzera tutto. Devo essere un animale, devo andare a tremila. Mi piace. Se mio nonno è ricordato così vuol dire che era una bella persona.
POSIZIONE IN CAMPO – Dove c’è bisogno cerco di dare una mano. Nasco centrale. Braccetto di destra ci ho giocato tutto l’anno scorso. Lavoro per dare il meglio di me stesso. Il mister poi decide dove devo giocare.