La Cassazione ha reso note le motivazioni della sentenza di febbraio, per il riesame del processo a Massimo Cellino, nel quale la Procura di Brescia chiede il sequestro dei beni per 59 milioni al presidente del Brescia calcio. Secondo quanto rivela Il Giornale di Brescia, già entro luglio potrebbe esserci l’udienza.
La Cassazione ha quindi dato ragione su tutta la linea ai pm bresciani che contestano a Cellino i reati di evasione fiscale ed esterovestizione. Nel mirino della magistratura, la galassia di società dell’imprenditore sardo tra cui Brescia calcio spa e Brescia Hoding. Nelle motivazioni della sentenza, i giudici ravvisano che «Il complesso schema di società controllate, tra loro utilizzate come schermi giuridici da Cellino per sottrarsi al Fisco, costituisce il prodotto di un disegno realizzato a tavolino, articolato e protratto nel corso di anni nell’ambito di una stabile determinazione criminosa finalizzata all’evasione fiscale e all’impiego dell’illecito risparmio di spesa conseguita».
Fere, D'Alessandro: "Orgoglio Ternana" titola Il Messaggero oggi in edicola. Di seguito l'estratto dell'articolo. L'obiettivo…
Dopo la stagione negativa, le strade di Gimenez e del Milan potrebbero separarsi al termine…
Una brutta notizia per l’allenatore: per l’attesissima sfida non ci sarà uno dei protagonisti più…
Prosegue alla grande il cammino della Primavera rossoverde, che grazie alla vittoria sul Benevento ha…
Ripresa degli allenamenti con qualche acciacco per la Ternana, che domenica alle 16:30 chiuderà la…
Il portiere biancoceleste è pronto a dare il suo addio alla maglia biancoceleste. E c'è…