Brescia senza pace, dopo il ritorno di Clotet torna anche la contestazione a Cellino

Nel giro di poche ore sono apparsi in città diversi striscioni contro il numero uno del club biancocelestre

Non sono giorni tranquilli quelli che si stanno vivendo a Brescia. Dopo la decisione di Massimo Cellino di esonerare Alfredo Aglietti (appena due partite in panchina) e richiamare in panchina Pep Clotet sono apparsi in città diversi striscioni di contestazione.

All’ora di pranzo è stato esposto un lenzuolo fuori dallo stadio Rigamonti che intima a Cellino di andarsene non solo dal Brescia, ma anche dalla città. Alla fine dell’allenamento delle Rondinelle, alle 16, fuori dal Centro Sportivo di Torbole Casaglia ne sono stati esposti altri due: uno ancora contro Cellino più o meno dello stesso tenore, l’altro contro la squadra invitata a dare di più, tirando fuori gli attributi. Dopo che gli ultras se n’erano andati da Torbole, un paio di addetti del Brescia Calcio hanno strappato i suddetti striscioni. Ma l’aria di tensione, per la gestione del presidente biancoazzurro, e per le prestazioni dei biancoazzurri, quella non si può cancellare.