Per la Ternana il Bari sarà un osso duro. Non lo dice solo la classifica, con i pugliesi rimasti imbattuti nelle prime 3 giornate e a +5 dai rossoverdi fermi a 0, ma anche perché la squadra di Mignani, dal suo ritorno in cadetteria, ha un rendimento migliore lontano dal San Nicola (7 successi contro 11 successi esterni). E cosi la partita al “Liberati” di oggi pomeriggio diventa già un crocevia importante per entrambe le squadre. Questa la nostra analisi ai raggi “X” dei pugliesi:
ALLENATORE – “Voglio personalità e voglia di vincere”, queste le parole in conferenza stampa di Michele Mignani alla viglia del match del “Liberati” contro la Ternana. Il mister dei pugliesi vuole bissare l’annata scorsa dove con il suo Bari, da neopromossa, ha sfiorato la Serie A, battuto solamente in finale play off dal Cagliari di Ranieri. E’ alla guida dei pugliesi dal giugno 2021 con cui ha conquistato da subito la promozione in Serie B vincendo il campionato. Lavoro, serietà e grande umiltà le sue prerogative;
MODULO – Il modulo di riferimento è il 4-3-1-2. La squadra di Mignani predilige costruire dal basso e non a caso, per rimpiazzare Caprile, approdato all’Empoli in Serie A via Napoli dopo un’ottima stagione in Serie B, il Bari ha pescato dal Brasile per scegliere il suo nuovo numero uno. Si tratta di Brenno, cresciuto nel Gremio, abile tra i pali e con la palla tra i piedi. Il Bari sfrutta molto le fasce laterali: i terzini durante la partita sono spesso chiamati a sovrapporsi per creare potenziali situazioni di 2 vs 1. E’ un 11, quello di Mignani, che gioca in maniera rapida e verticale grazie anche alle doti di play di Maiello e alle incursioni delle due mezzali di centrocampo. E’ in avanti che il Bari ha perso qualità rispetto allo scorso anno visto le partenze di giocatori chiave come Cheddira e Folorunsho, andati a giocarsi le proprie chance in Serie A, rispettivamente a Frosinone e Verona, sponda Hellas. Rimane comunque una squadra insidiosa, cinica e che concede poco in difesa (solo un gol subito nelle prime 3 uscite);
ROSA – Le partenze, come detto, di giocatori chiave come Cheddira, 17 gol e 2 assist la scorsa stagione, del portiere Caprile, tra i migliori nel suo ruolo in Serie B, di Folorunsho e di Antenucci hanno sicuramente indebolito una rosa che fino allo scorso anno si giocava i primi posti del campionato cadetto. Dal mercato sono arrivati giovani interessanti e meno giovani, uno su tutti Jeremy Menez che però si è rotto il crociato e starà fuori a lungo. Probabilmente i nuovi innesti non sono allo stesso livello di chi è partito, ma è nel gruppo la vera forza del Bari, e 5 punti nelle prime 3 partite ne sono la dimostrazione;
FORMA – 1 vittoria, quella esterna con la Cremonese, e due pareggi, entrambi al San Nicola contro Palermo e Cittadella, sono i risultati di questo inizio di stagione. Potevano essere due i punti in più per il Bari se Pavan del Cittadella allo scadere non avesse gelato il San Nicola con il gol del pareggio. Rimane comunque imbattuta la squadra di Mignani che viene a Terni alla ricerca della seconda vittoria esterna consecutiva in campionato. "Partita terribile, la Ternana ha fame di punti”, queste le parole del mister di Genova. Appuntamento allora a tra poco, alle 18:30 per vedere con certezza chi tra le due ne avrà effettivamente di più.
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