Entella, Baldanzeddu: “Sono sicuro della salvezza”

E' la voglia matta di ritornare che sta spingendo Ivano Baldanzeddu a bruciare i tempi di recupero del suo grave infortunio: il secondo intervento chirurgico, originariamente in programma tra una ventina di giorni, verrà anticipato, a testimonianza del fatto che i progressi ci sono e sono tangibili.

“Sto molto meglio, sia mentalmente che fisicamente”, rassicura Ivano, il quale ieri ha ricevuto la visita del presidente della Lega Serie B Andrea Abodi. “Una persona splendida, mi ha fatto molto piacere che sia venuto a trovarmi. Mi è stato molto vicino, mi ha incoraggiato tantissimo. Pensate che mi ha addirittura lasciato il suo numero personale in modo che io possa contattarlo in qualsiasi momento se mi andasse di sfogarmi con lui, davvero un bel gesto”.

Intanto i tempi di recupero si accorciano.

“Sì, sto lavorando sodo per cercare di rientrare il prima possibile. Mentalmente sto bene e ovviamente tutto ciò si riflette sull'impegno che metto durante le sedute fisioterapiche. Abbiamo già guadagnato quasi un mese nell'iter riabilitativo. Tra l'altro voglio fare una promessa ai tifosi”.

Quale?

“Voglio cercare di tornare entro la fine del campionato. Vorrei disputare almeno una partita ancora”.

Ovviamente sperando che l'Entella sia già sana e salva.

“Sì ma non ne dubito assolutamente. Conosco i miei compagni e siamo davvero un gruppo di ottimo livello. Trovare difficoltà al primo anno di Serie B è normale ma sono fiducioso, riusciremo senz'altro a risollevarci al più presto”.

Senti spesso i tuoi compagni di squadra?

“Sì mi tempestano di messaggi e di chiamate, si preoccupano molto per me. Devo dire che anche la società mi è molto vicina, a partire dal presidente, una persona davvero speciale. L'Entella più che una società di calcio sembra una grande famiglia e in queste situazioni è ancora più evidente”.

Sei riuscito a rivedere il video del tuo infortunio?

“No, ancora no. Sicuramente quando migliorerò ulteriormente mi verrà voglia di rivederlo. Per ora il ricordo del dolore che ho provato è ancora troppo vivo. Sarà una bella prova psicologica guardarlo ma supererò anche questa!”.