Lecco e la Serie B: tutto rinviato al 30 giugno
La vicenda “Euganeo” tiene banco ma ora l’ultima parola spetterà alla Covisoc
Quale sarà il futuro del Lecco? Riuscirà a giocare in Serie B oppure sarà costretto a restare in Serie C? Lo sapremo soltanto a fine mese. O meglio il 30 giugno quando la Covisoc avrà esaminato tutti i documenti presentati dalle 20 società che hanno acquisito il diritto, sportivo, a prendere parte al campionato cadetto.
Tornando al Lecco la situazione è abbastanza chiara. La società non è riuscita ad indicare lo stadio dove giocare in tempo utile visto che alla mezzanotte di oggi è scaduto il termine perentorio per consegnare tutti i documenti. La soluzione Padova non è arrivata in tempo ma soltanto stamattina con la firma, da parte del Questore della città euganea del documento sulla disponibilità di utilizzare lo stadio veneto.
A sostegno della squadra che ha guadagnato la B battendo il Foggia nella finale playoff anche l’amministratore delegato del Padova Alessandra Bianchi: "La richiesta è arrivata a poche ore dal termine per la domanda di iscrizione e non ce la siamo sentita di negare l'aiuto a un club con cui abbiamo buoni rapporti, certo non dipende solo da noi”.
Da parte sua il Lecco è pronto a difendersi in caso di mancata iscrizione alla Serie B. Il club lombardo, tra l’altro è pronto a far pesare lo slittamento di 10 giorni dell’inizio dei playoff che, a suo avviso, ha ridotto all’osso il tempo utile per trovare una sede alternativa.