Lucchese, caduta e (parziale) giustizia: le condanne per il terzo fallimento

Lucchese, caduta e (parziale) giustizia: le condanne per il terzo fallimento

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Quasi sei anni dopo il crollo della As Lucchese Libertas (giugno 2019), il tribunale di Lucca ha emesso le prime sentenze nel processo per bancarotta. Un verdetto che chiude un capitolo doloroso, ma lascia ancora domande aperte sulla gestione che portò al terzo fallimento della società rossonera.

Le condanne: Moriconi colpito più duramente

  • Arnaldo Moriconi (amministratore di fatto): 2 anni e 4 mesi (con sospensione), oltre la richiesta del PM
  • Carlo Bini e Umberto Ottaviani: 2 anni ciascuno
  • Aldo Castelli: 6 mesi (nonostante la richiesta di assoluzione)

I quattro sono stati riconosciuti colpevoli di bancarotta fraudolenta e semplice, legata a: sottrazione di incassi partite e contanti (oltre 70mila euro), pagamento sospetto di 112.240 euro alla Telnet Systems Srl (collegata ai Moriconi) per un impianto di videosorveglianza, buco da 3 milioni tra il 2015 e il 2018.

Un risarcimento (troppo) tardivo

Moriconi aveva già restituito 800mila euro, ma il giudice ha ritenuto insufficiente questo “riparo” per evitare una condanna esemplare. Intanto, la Lucchese 1905 (prossima avversaria della Ternana in campionato) cerca di riscrivere la sua storia, lontano dalle ombre del passato.

Ora la palla passa alla Corte d’Appello, mentre la città spera che il calcio possa finalmente voltare pagina.