Perugia, Santopadre: “Lo sfigato non lo faccio più”
Il presidente a margine della presentazione del nuovo allenatore: “Non possiamo sentirci sempre più deboli anche del Roccacannuccia”
A Perugia la sconfitta nel derby contro la Ternana di domenica ha lasciato strascichi importanti. Fabrizio Castori ha perso il posto. Ora la squadra è stata affidata a Silvio Baldini ma il k.o. contro la Ternana, terzo negli ultimi quattro incroci ha portato il presidente Massimiliano Santopadre a sbottare.
Il numero uno del club ha parlato così a margine della presentazione del nuovo allenatore: "Noi abbiamo scelto Baldini per un motivo chiaro: non ho dubbi sull'uomo che è, Silvio ha sempre dimostrato, con pregi e difetti, di anteporre l'uomo al mister, ma non ho neppure dubbi sulla sua idea di calcio. Io per primo avevo bisogno di entusiasmo, avevo bisogno di rivivere il vero motivo che mi muove in questa avventura: nel calcio si vive di sogni e non solo di traguardi, i sogni ce li fanno raggiungere. E io avevo perso di vista il mio sogno, che è quello di primeggiare, di arrivare un giorno in Serie A, di poter costruire lo stadio nuovo e di far arrivare questo club, un domani, tra i primi di Italia. E io sono qui a dirvi una cosa: io ci credo, e il mio sogno voglio viverlo ancora. Con voi. E con Baldini che sa trasmettermi queste cose. Ho bisogno di sentirmi presidente di una squadra forte, lo sfigato non lo faccio più: non possiamo sentici sempre più deboli anche del Roccacannuccia, siamo il Perugia".
Tornando alle motivazioni che hanno portato all'esonero di Fabrizio Castori: "Mi ha fatto molto male perdere il derby, mi ha fatto male la non reazione, non tanto il risultato. Non posso accettare che la squadra non reagisca alle difficoltà, che nel calcio, come nella vita, ci sono sempre. Io sono pronto a dimenticare tutti i miei errori, ho tanta voglia e tanta forza, e ripeto: ci credo. Però aiutatemi, perché ho bisogno della gente, di una pacca sulla spalla: crederci da solo è più dura".