Pro Vercelli, Foscarini: “Ternana da playoff, hanno un potenziale enorme”

Claudio Foscarini è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico riportate da magicapro.it:

"Stiamo recuperando qualche giocatore che ha avuto qualche problemi. Marchi, Germano, un po’ tanti hanno avuto problemi influenzali. Oggi mancava Scaglia, anche lui per influenza. Vediamo domani mattina. Sono cose fastidiose. Dispiace che arrivino nel fine settimana perché non c’è tempo per recuperare. Non so i giocatori domani in che stato fisico e mentale saranno. Ieri abbiamo recuperato Germano, e anche Ettore. Ieri Coly e Mustacchio hanno avuto problemi. Sono contrattempi fastidiosi nella preparazione della partita. E’ uno scontro importante, uno scontro diretto. Non guardiamo i punti di differenza. Io non ho fatto tre risultati utili consecutivi: vorrei cercare il terzo. Vorrebbe dire aver creato un certo tipo di mentalità, aspetto delle confereme. E’ un test molto importante".

Castiglia e Sprocati? "Castiglia bene, ma ha bisogno di una verifica importante e quindi di vederlo giocare. Sprocati si è unito alla squadra ieri, non so ancora in che condizioni sia. Ha lavorato sempre a parte anche se oggi ha fatto tutto con la squadra. L’importante è che possa continuare ad allenarsi con la squadra".

Rossi? "Sia lui che Castiglia sono giocatori che hanno lavorato con la squadra. Devo vedere chi è più pronto. Qualcuno giocherà anche. Anche perché mancano Emmanuello e Matute".

Ternana? "Breda è un amico. Credo che stia dando loro un’identità. Ho visto le partite e spesso il risultato non spiega il risultato. A Crotone avevano fatto bene. Stanno crescendo. Mi aspetto una partita difficile. Davanti hanno giocatori importanti come Falletti, Ceravolo, Furlan. Hanno potenzialmente una squadra che potrebbe andare ai playoff per l’organico che ha. Poi ci sono diverse situazioni: hanno avuto diverse vicissitudini societarie. Le prestazioni sono vigorose: hanno un potenziale enorme. Anche loro vogliono imporre il proprio gioco anche fuori casa".

Fanno bene fuori casa: "Col Pescara fuori casa hanno vinto. E’ una squadra da prendere con le molle. Può far male su ogni campo. Avenatti sta facendo meglio, Falletti lo vedo più continuo. Stanno rientrando in una mentalità giusta. Sarà una partita difficile, ma bella. E anche uno scontro diretto".

Turnover? "Assolutamente no. Sto pensando a centrare questa e poi lavorerò sulle altre. Ho qualche dubbio soprattutto per lo stato influenzale che hanno accusato alcuni giocatori. Marchi ad esempio ha fatto un allenamento: non so se dosarlo anche in vista delle prossime. Devo mettere la formazione che mi dà più garanzie per domani".

Riscoperta la moda degli allenatori della “vecchia scuola”? "Ci sono motivazioni. Spesso costa meno uno giovane ed è molto più malleabile. Ho 57 anni, non posso essere malleabile. Il 40enne può lasciarsi condizionare da scelte societarie. C’è del buono negli allenatori giovani. Ma ci sono allenatori più esperti che sono più giovani di altri che lo sono per età perché si documentano, si aggiornano, guardano le situazioni. Credo che un bravo direttore e una società devono conoscere le persone. Non è detto che l’allenatore esperto sappia far crescere meglio i giovani o viceversa. Ogni allenatore ha una propria personalità. Anche in Serie A ci sono allenatori che non vedono i giovani pur avendo le società a disposizione settore giovanili importanti. Non sono mai stato un allenatore che aveva come obiettivo la “carriera”: sfrutto il calcio per crescere. Questa è stata la mia gratificazione. Sono stato fortunato perché ho fatto l’allenatore: ad Alzano, a Cittadella e anche qui. Vuol dire che gestisco la rosa, l’entourage come desidero. Sono fortunato. Altri miei colleghi non hanno questa possibilità: in alcune situazioni ti condizionano presidente, direttore, ecc. Talvolta ci sono allenatori che gestiscono diverse situazioni ma che non allenano".