Verso Ternana-Venezia, Vanoli: “Troveremo una squadra arrabiata”

Il tecnico del Venezia ha parlato alla vigilia del match di domani pomeriggio al “Liberati”: “A volte è più facile giocare contro un Parma”

Il tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di domani contro la Ternana. Queste le sue parole riportare da "Tuttoveneziasport.it".

MORALE – "Siamo tutti pronti, il morale è alto, ma quello ci deve servire in partita per essere più coraggiosi e attenti. Andiamo a giocare su un campo difficile, contro una squadra che sta attraversando un momento non facile, allenata però comunque bene e con giocatori esperti per la Serie B. Sicuramente un ambiente difficile, dovremo essere bravi a capire i momenti delle gare, saper gestire i momenti difficili”;

TERNANA "Guardo la Ternana oggi, è una squadra costruita bene e che ha giocatori importanti, Casasola, Diakitè, Mantovani, Capuano, Celli, Favilli, dobbiamo sapere che incontreremo una squadra arrabbiata, in uno stadio importante. Questo è un altro aspetto, lì devi saper fare la partita e capire il momento della partita, quei momenti in cui puoi accelerare per sfruttare il loro momento, quello vuol diventare piano piano squadra. A volte è più facile giocare contro un Parma che ti lascia qualcosa in più”;

ATTEGGIAMENTO – “Mi è capitato di vedere in Serie A, anche all’Inter, ragazzi che sbuffano, o chiedendo spiegazioni, uscendo dal campo e questi atteggiamenti li odio, perché siamo una squadra, chi esce dev’essere incazzato e questo è bello, ma deve rispettare chi entra. A Modena entrano Gytkjaer e Bjarkason e ci fanno vincere la partita, domenica entra Johnsen e ci fa vincere, ci sono tanti ragazzi importanti qui, Gytkjaer ha vinto campionato, Cheryshev ha giocato nel Real Madrid. Sono cose che vediamo in Serie A tra Leao, Giroud, Kean, ma io voglio che i miei facciano uno step in più, a questa cosa qua ci tengo. Questo è lo spirito di gruppo per arrivare lontano. Non mancano di rispetto a me, ma al mio gruppo, a me possono mandarmi a quel paese, con me possono essere incazzati, ma devi sapere che in quel momento lì devi essere il primo tifoso per il tuo compagno";

CLASSIFICA"L’anno scorso di questo periodo eravamo penultimi, ora siamo qua, grazie al lavoro dei giocatori. Qui dobbiamo imparare a starci, questo è un altro step ancora che stiamo facendo, piano piano. Non mi piace parlare e basta, le cose le voglio far vedere, alla fine lavoro, organizzazione e impegno ti hanno portato questi risultati. Il primo che ci credeva sono stato io quando sono arrivato, perché credevo nelle potenzialità”;

SINGOLI – “Zampano è recuperato e sono contento di avere un elemento in più in difesa. Dembelé mi sta impressionando per come si allena e per il suo entusiasmo, il suo momento arriverà e questo deve essere uno stimolo per tutti gli altri. Alì può crescere ancora tanto, ma è entrato bene in gara. Candela è cresciuto tanto, è un ragazzo che può giocare a 4 e a 5, l’evoluzione del calcio oggi è nei braccetti. Rispetto all’anno scorso abbiamo un po’ cambiato avendo perso giocatori bravi come Carboni o Hristov, avevamo braccetti di qualità, da lì passano gioco e inserimenti. Joronen? Sta proseguendo il suo programma e dopo la sosta penso che possa tornare. Sugli infortuni, come sapete, non forzo le cose, come con Gytkjaer, è meglio perdere un po’ di tempo per averli poi tutto l’anno. Jajalo da quando lo porto in panchina inizia a tornare a disposizione. Idzes è tornato a fare qualche corsetta, sono contento per lui, dovrà procedere chiaramente a piccoli passi. Su Svoboda siamo al punto della scorsa volta, ha scelto una struttura specifica per il recupero e quindi segue la loro tabella. Chiedo sempre a un giocatore dove si sente di andare a recuperare, ma per avere un recupero più veloce, non più lento. Ognuno si prenderà le sue responsabilità, lui tornerà qua quando sarà pronto per tornare nel gruppo come da pattuito”.