Saranno 10 giorni molto intensi sul mercato per la Ternana. Il cambio di allenatore porta anche a delle riflessioni interessanti sulla permanenza o meno di qualche giocatore, sul suo utilizzo o sulla necessità di cambiare qualcosa. Ma più che il cambio di allenatore sono stati determinanti i primi giorni da osservatore di Luca Leone. Ha potuto valutare (insieme al presidente Ranucci) i pro e i contro di questa rosa, anche con la partita di mezzo, che ha dato le sue indicazioni, sia in positivo che in negativo.
Il reparto in cui ci sarà bisogno di intervenire di più è il centrocampo. La vicenda Palumbo il Catania ancora non l’ha chiusa. E questo è un doppio vantaggio per la Ternana, visto che Calori lo ha già avuto a Trapani e che potrebbe essere un’arma in più per convincerlo. Tempo per portare dalla propria la trattativa (nonostante il vantaggio dei siciliani) c’è: e considerato che è un Under23 non toglierebbe neanche un posto in lista. Non è escluso comunque che nonostante il possibile arrivo di Palumbo gli acquisti a centrocampo finiscano qui. Vanno fatte delle riflessioni su chi si è alternato ora in mezzo: nessuno è riuscito a convincere in pieno (Pobega a parte, sempre uno dei migliori). E quindi attente valutazioni andranno fatte soprattutto su Altobelli e Salzano, indicati ad inizio stagione come giocatori in grado di poter fare la differenza, ma che invece non sono (anche a causa di infortuni, va detto) riusciti ad incidere. Ecco perché la caccia al centrocampista non finisce qui, sempre cercando di definire la situazione di Vives: il suo valore non è in discussione, dipende tutto dal suo infortunio.
In difesa vale lo stesso discorso fatto per i centrocampisti: il “problema” Diakité (almeno sulla carta) non dovrebbe esistere più, visto che De Canio ora non è più l’allenatore della Ternana. Ma i suoi comportamenti rimangono e anche qui bisogna approfondire. Oppure capire se c’è la possibilità di migliorare ulteriormente con altri movimenti dei centrali (vedi Gasparetto, finora utilizzato pochissimo).
L’unico reparto che non dovrebbe essere toccato è l’attacco. Soprattutto se Calori dovesse giocare con due punte. Qui la differenza la può fare la motivazione di chi è chiamato a fare una bella inversione di tendenza, almeno nei numeri: insomma chi non è sicuro e convinto può andare. Anche se questo concetto vale per tutti. La priorità comunque, da quanto abbiamo raccolto, è di tenere tutti (Vantaggiato, Marilungo, Nicastro e Butic).
Ultima considerazione sul trequartista: non serve, al momento. Ma se si trova l’opportunità (giovane) non è da escludere un investimento, anche per avere un’opzione tattica in più, in corso d’opera.
E’ il momento di serrare i ranghi. Di fare la conta a chi ci sta a fare l’impresa. Per vedere quanti ne mancano.
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