Ascoli-Ternana: un “derby” con tante storie e poche vittorie
25 volte la Ternana ha giocato ad Ascoli. E per soltanto 4 è riuscita a portare via i tre punti. Insomma certamente non la migliore delle trasferte, almeno appoggiandosi a quello che è successo in passato, per poter tornare velocemente alla vittoria. Sono infatti 16 le sconfitte (e di conseguenza 5 i pareggi) in casa dei bianconeri, peraltro con una differenza reti importante: 17 gol fatti e 41 subiti.
La vittoria più importante, più iconica e sicuramente più ricordata dalla tifoseria è l’ultima. Quella in cui la Ternana di Liverani, all’ultima giornata di campionato, riuscì a vincere per 2-1 con i gol dell’accoppiata uruguayana Falletti e Avenatti che non solo ribaltò la partita (all’ottavo minuto aveva portato in vantaggio l’Ascoli, Gigliotti) ma consegò alla Ternana una salvezza incredibile. La cavalcata delle Fere fu straordinaria. Arrivato a san Valentino, con la Ternana ultima in classifica, Liverani riuscì a rivitalizzare una squadra che si sentiva già spacciata arrivando all’ultima giornata con la consapevolezza che una vittoria avrebbe regalato alla Ternana la salvezza, senza passare per i playout. Un risultato incredibile, straordinario, salutato dalla piazza come una promozione.
Lucarelli invece ad Ascoli non è stato mai particolarmente fortunato. La scorsa stagione, nella giornata d’esordio del campionato perse 2-1 con due gol segnati dall’Ascoli su calcio d’angolo da Botteghin e Collocolo. Favilli a un quarto d’ora dalla fine segnò il suo primo gol in rossoverde, da ex, peraltro appena arrivato alla Ternana. Sostituì, nell’intervallo, Donnarumma. Dei 15 giocatori impiegati in quella partita, che – come detto – segnò l’inizio della stagione rossoverde, sono rimasti in 4 (Iannarilli, Diakité, Capuano, Falletti e Favilli). Non andò meglio l’anno precedente. In quel caso fu l’ultima di campionato, con una Ternana che fino alla settimana prima (in casa contro il Frosinone 4-4) aveva sperato di poter prendere i playoff con una rincorsa disperata. La Ternana già sapeva che davanti non avrebbe potuto raggiungere nessuno, quindi di fatto una partita di fine stagione, valevole per la “gloria”. Finisce 4-1 per l’Ascoli con tripletta di Tsadjout e autogol di Defendi. Inframezzati da una rete di Partipilo.
La striscia aperta insomma è negativa: dalla vittoria della Liverani band tre sconfitte consecutive: oltre alle due di Lucarelli c’è infatti anche la sconfitta, anche quella a suo modo storica, di De Canio. Perché storica? Per il pasticcio sulla sostituzione di Montalto, assoluto trascinatore della squadra in quella disgraziata stagione, tolto dal campo al 38esimo del primo tempo, con la Ternana sotto per 1-0, per una incomprensione fra allenatore e panchina. La responsabilità fu addossata all’allora team manager Miele. Probabilmente l’intenzione dell’allenatore era quella di togliere Tremolada, ma fu comunicato (alla propria panchina) in maniera errata. E a prescindere entrò comunque Repossi, esordiente in una gara delicatissima. Che forse non avrebbe comunque permesso la salvezza della Ternana, ma che per esempio permise all’Ascoli di andarsi a giocare i playout (a quel punto del campionato Ascoli e Ternana erano a pari punti).
L’ultimo pareggio (per 0-0) lo portò a casa Brini. Una volta Zampagna segnò una doppietta (inutile). Le ultime volte che la Ternana ha vinto è sempre successo qualcosa di importante: la salvezza di Liverani, la promozione di Delneri (le altre due vittorie sono arrivate una in coppa Italia nel 78 e una nel periodo fra le due guerre).
Insomma mai banali gli Ascoli-Ternana. Ed è ora di invertire la tendenza!