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Borgobello a Nottegol: “Quella di Agostinelli la mia Ternana più forte. Avenatti? Lotti su ogni pallone”

Inizia con un aneddoto l’intervista rilasciata Massimo Borgobelli, indimenticato ed indimenticabile bomber rossoverde, a Tele Galileo. Borgobello racconta che, anche da calciatore il suo rapporto con l’aereo non era dei migliori e che tuttora preferisce viaggiare in auto: “Non sono mai stato molto tranquillo in aereo, adesso la gestisco la paura e ancora adesso preferisco viaggiare su gomma. Una volta in un atterraggio a Genova fummo presi da qualche fulmine…”

Venendo alle vicende di campo Borgobello commenta così la prestazione della Ternana contro la Virtus Lanciano, diretta concorrente nella lotta per la salvezza: “Secondo me quello con il Lanciano è un punto guadagnato. Non ho visto la partita, ma a questo punto la cosa importante è avere i nervi saldi e non disunirsi anche se si va sotto. Il rigore contro il Lanciano c’era secondo me. La Ternana ha un vantaggio importante, oltre agli scontri in casa, ha un calendario che gli permette di gestire gli scontri contro le dirette concorrenti in classifica. Il campionato è bello ed equilibrato e retrocederà chi avrà sbagliato di più, quindi è importante non sbagliare come in una partita di tennis. A questo punto la condizione atletica non si può recuperare: o la si ha o non la si ha, quindi, dovrà decidere il tecnico chi far giocare. Anche il caldo, questa settimana sarà importante, ma sarà uguale per entrambe le squadre. Non so che partita aspettarmi contro la Pro Vercelli perchè loro vengono da una vittoria, ma credo che la Ternana debba guardare a sè stessa ed imprimere le proprie qualità e la propria voglia”. 

Borgobello conosce bene Ceravolo, che è ospite in studio con lui e dice: “Lo conosco, mi ha segnato contro un gol decisivo quando ancora giocavo. Eravamo ai play off, avevo fatto quasi alla bocca all’ottava promozione, e invece…” ma lo stesso valeper Ceravolo che dice ridendo: “Massimo come giocatore non me lo ricordo benissimo, ma ho iniziato a vedere i suoi gol e ancora devo finire di farlo”. Si fantastica, in studio, anche una coppia Borgobello-Ceravolo: “Saremmo stati ben assortiti, a lui piace andare sule fasce, io ero un puntero, giocavo centrale”. 

A Massimo viene chiesto un commento anche sul periodo di forma dell’altro attaccante, Felipe Avenatti su cui dice, con un consigli: “Bisogna giocare con coraggio, andare su tutti i palloni, anche quelli che sembrano persi. I periodi brutti nella carriera ci sono, ma il temporale passa, bisogna stare lì. Comunque è importante per un attaccante, anche quando non segna, tenere su la palla, lottare per la squadra”.

A Massimo Borgobello viene chiesto anche un giudizio sulla partita contro il Modena: “Non si può ragionare con i se. Se il Modena avesse vinto con il Carpi e poi avesse perso contro il Trapani, di certo non avrebbe regalato nulla alla Ternana. A questo punto non bisogna pensare, bisogna tenere alto il livello perchè anche affaticarsi può aiutare a non pensare. Certo, a volte fare dei calcoli può servire, ma non bisogna fare calcoli a questo punto. Le partite bisogna sempre giocarsele”. 

Un altro simpatico siparietto c’è quando in trasmissione vengono mostrati proprio i gol di Borgo, più prolifico realizzatore dal dopo guerra per i rossoverdi. E lui ammette: “Se in carriera avessi saputo gestire meglio alcune situazioni come le contestazioni sarei stato un giocatore più forte. La capacità di gestire le situazioni è quello che fa di un giocatore un grande giocatore. E’ lo stesso consiglio che dò ad Avenatti, deve pensare che anche un solo pallone può cambiare la sua stagione”. Anche Ceravolo commenta i gol dell’ex numero 9 rossoverde e dice: “Non ho visto un gol brutto, era il classico 9″. E poi si ricorda un rigore che Borgobello tolse a Miccoli: “Venivo dalla Serie A, gli ho detto di lasciarmelo – e dopo provocazione sulle sue abilità aeree – Di testa non ero fortissimo, anche perchè non sono altissimo”. 

Prima del congedo di Ceravolo viene chiesto a Borgobello di dare un consiglio al suo collega di reparto: “Noo, per lui non ho consigli. Gli posso solo fare il mio in bocca al lupo e dirgli che ha fatto un grande campionato, che può rischiare e calciare di più perchè ha fatto un grande campionato, perchè un giocatore lo sente quando sta bene. Poi quando uno arriva in doppia cifra gioca molto più tranquillo”. 

Borgobello in serie B si dice molto impressionato dal campionato di Lasagna, attaccante del Carpi e dice: “Mi ha impressionato molto, dopo un periodo di adattamento è riuscito a segnare dei gol decisivi. Anche se il Carpi non giocava benissimo esteticamente, sono la miglior difesa ed uno dei migliori attacchi, i tifosi non credo si saranno lamentati. In serie B tante squadre giocano un buon calcio come Pescara e Vicenza. Il Modena, invece, l’ho visto qualche volta quando ancora c’era Novellino e devo dire che non mi piaceva particolarmente. In serie B , a differenza degli altri campionati in cui i giovani a 17 anni già sono titolari, a causa della mentalità italiana ciò non succede e ci sono delle situazioni soprattutto a livello di insegnamento scolastico che andrebbero riviste, anche per migliorare sotto il punto di vista estetico”. 

Un pensiero va anche ad una delle formazioni più forti nelle quali Borgogol giocò quando era a Terni: “Sicuramente quella di Agostinelli era la Ternana più forte in cui io abbia giocato. Davanti eravamo davvero bravi, c’erano tanti giocatori di classe come Miccoli, Schenardi, Ciccio Dell’Anno, Grabbi”

Cosa vuole fare Borgobello da grande? E’ pentito di non essere diventato un allenatore? “No, non sono pentito di essere diventato un allenatore, però in futuro vorrei dirigere un team, quello mi piacerebbe molto. Dal punto di vista tattico i migliori che ho avuto sono stati Del Neri e Beretta. Tra i giocatori della Ternana mi piacerebbe avere qualche ragazzo giovane, ti ascoltano di più. Anche se i giovani di adesso non si vedono più giocare per strada, gli mancano anche i punti di riferimento, credo che potrebbero essere più forti della nostra generazione. Far capire ad un giocatore i suoi difetti può sempre aiutarlo per il futuro, a crescere”.

Sulla Ternana di quest’anno Massimo non sembra troppo positivo: “La Ternana sta lottando per quello che si era prefissata. Ha avuto un rendimento altalenante ed ha perso l’occasione del salto di qualità, ma per fortuna quando si è trovata con l’acqua alla gola ha sempre reagito. Anche in casa ha perso qualche volta di troppo. Ora ha 2 risultati su 3. Le partite migliori sono state quelle in cui non aveva niente da perdere e ciò aiuta una squadra giovane, come poteva aiutarla fare dei risultati consecutivi di fila per dargli entusiasmo”.

Federico Camilli

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Federico Camilli

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