E se non fosse il momento di mollare?
Sono giorni difficili per chi porta nel cuore i colori rossoverdi, giorni agitati, giorni di dilemmi, domande e preoccupazione.
Non era certo questa l’atmosfera che si immaginava di respirare intorno alla Ternana alla vigilia dell’esordio in campionato, si pensava di commentare i nuovi acquisti, di aspettare le ufficialità, non certo di leggere e scrivere di turbolenze così profonde da portare all’addio sia Larini che Panucci. Sicuramente dopo le parole dell’ormai ex allenatore rossoverde, e la replica secca e senza appigli dell’amministratore unico, che si sollevasse un polverono era immaginabile, pronosticabile, ma che addirittura si arrivasse a delle rotture del tutto insanabili era un brutto sogno che tutti abbiamo cercato di accantonare.
Quello che preoccupa, tra l’altro, è il fatto che non stupisca più che Simone Longarini non si interfacci con chi lavora sul campo e che non senta il bisogno di parlare (non scrivere) a Terni e ai ternani. La scelta di Fabrizio Larini come ds e il conseguente arrivo in rossoverde di Christian Panucci avevano ben impressionato la piazza, che da subito si è dimostrata disposta a dare fiducia ad entrambi, quanto accaduto in questi ultimi giorni, invece, rischia di sfaldare tutto.
Serpeggia fra chi ama la Ternana lo scontento, l’amarezza, la rabbia, serpeggia perchè il copione non è diverso da quello messo in scena lo scorso anno, o a gennaio, c’è inquietudine perchè sembra di rivivere un film già visto.
La preoccupazione è palpabile, la delusione anche, il malcontento sta cercando una via per manifestarsi, addirittura si parla di disertare completamente lo stadio, non entrare al Liberati. La domanda, però, che sento di farci è se in un momento delicato come questo non sia ancor più deleterio lasciare che la squadra lotti da sola, lasciare che i giocatori cerchino di tirarsi fuori dal caos senza l’aiuto dei propri tifosi. Non sarebbe invece questo il momento di stringersi a chi la maglia della Ternana la indossa, per fargli sentire quanta voglia di rivalsa ci sia a Terni, per dargli la spinta che serve in una situazione tanto caotica?