I “colpi” di Luca Leone

Ha costruito la squadra che ha vinto la C, ha creato valore e nell’ultimo anno ha gettato le basi per la rinascita del settore giovanile

I “colpi” di Luca Leone

Luca Leone non è più il direttore sportivo della Ternana. Lui è stato il primo contratto firmato da Stefano Bandecchi in qualità di presidente del club rossoverde. Ha sempre sposato l’idea dell’ex numero uno e proprietario della Ternana di creare una squadra dal forte senso di appartenenza che potesse crescere nel tempo diventando competitiva. Negli anni di operazioni importanti ne ha portate a casa diverse che hanno generato valore per il club e le sue casse.

Basta scorrere le rose della Ternana per farsi un’idea. Tra le operazioni più importanti c’è sicuramente quella legata ad Anthony Partipilo. Prelevato dalla Virtus Francavilla per 352mila euro (fonte Transfermarkt) è stato venduto in questa finestra di mercato al Parma per 1.5 milioni di euro. Questa è senza dubbio quella più remunerativa. Però non possiamo citare quelle legate ai ritorni di Cesar Falletti prima e Antonio Palumbo dopo. Due giocatori entrambi di proprietà di club di Serie A convinti a tornare a vestire la maglia rossoverde con la garanzia che a Terni avrebbero trovato lo spazio e la possibilità di rilanciarsi dopo stagioni non entusiasmanti. E così è stato perché Falletti e Palumbo prima hanno contribuito alla promozione in B della Ternana e nelle due stagioni successiva alla sua permanenza nel campionato cadetto. Non solo attaccanti. Leone ha confermato di avere buon “occhio” anche per i portieri. Dopo aver lanciato i vari Cragno, Sepe e Mirante (tanto per citarne alcuni) ha creduto in Antony Iannarilli che a 30 anni nel suo primo campionato di B è stato premiato come miglior portiere del torneo.

A questi impossibile non aggiungere i due pezzi pregiati della rosa di oggi, vale a dire Salim Diakitè e Niccolò Corrado. Il primo è stato pescato nel Teramo l’anno della vittoria della C e per lui la Ternana ha rifiutato 2 milioni di euro soltanto la scorsa stagione. Il secondo invece era sul taccuino del diesse dai tempi dell’Arezzo e oggi se l’Inter, che vanta il diritto di recompra il primo luglio 2024, volesse riprenderselo dovrà versare nelle casse del club 2 milioni di euro.

Queste sono senza dubbio le migliori operazioni di Leone alla Ternana alle quali si sommano tante altre che complessivamente hanno consentito alla squadra rossoverde di generare valore. Valore generato anche con il settore giovanile al quale l’ormai ex diesse si era occupato personalmente dalla scorsa stagione con l’inserimento di uomini di fiducia come il direttore Antonio Palladinetti. Un lavoro che ha portato i primi risultati già dopo un anno come dimostrano Mirco Ferrante e Carmelo Ferrara, oggi nella rosa in ritiro a Cascia.