L'infortunio di Vitale mette la Ternana in enorme difficoltà. Nel momento più delicato della stagione, in cui di fatto si potrebbe decidere il campionato. Ma le difficoltà sono tante perché è stata azzardata la politica della Ternana in questi ultimi mesi.
Intanto era stati deciso (questo anche con Acri) di non puntare per forza su un terzino sinistro di riserva perché Meccariello aveva fatto benissimo anche sulla fascia. L'idea iniziale era di prendere un giovane (si parlava di Fontanesi), che quindi non incidesse sul numero dei giocatori over, che potesse giocare o in tutte e due le fasce o che facesse centrale e terzino destro. Vale a dire un elemento in più che potesse poi permettere a Breda di avere la coperta lunga. E come terzino sinistro di riserva ci sarebbe stato Meccariello.
Personalmente avremmo preferito un terzino di ruolo, ma anche questa soluzione (visto che comunque l'intento era quello di toccare il meno possibile) sarebbe stata valida, tanto più che Breda l'aveva utilizzata durante la stagione.
La società pero, dopo aver allontanato Acri non solo non ha preso nessun giovane in difesa, ha messo sotto contratto Santacroce e ha costretto Masi ad uscire dalla lista e quindi a non essere più a disposizione di Breda.
Purtroppo per Santacroce e per la Ternana il giocatore ex Parma e Padova non sarà disponibile per almeno un altro mese, quindi è come non averlo. Probabilmente entrerà in gruppo poco prima di Vitale. Ma la cosa peggiore è che ora non c'è a disposizione neanche Masi. Quindi Breda può scegliere soltanto su Valjent e Monteleone (che però ci risulta abbia anche lui qualche piccolo dolore al ginocchio).
Generalmente si dice che la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo. Non si spiegherebbe altrimenti perché proprio in difesa rossoverde si concentrino le difficoltà. Ma sinceramente non siamo proprio sicuri che si tratti solo di sfortuna. Quando si fanno delle scelte (non ancora spiegate, peraltro) bisogna avere la forza di prefigurarne le conseguenze. Non sperare che non succeda nulla. Perché purtroppo qualcosa succede sempre.
Ora Breda deve trovare soluzioni strane, stravolgere o l'assetto tattico o la coppia su cui aveva costruito le fortune rossovedi in questi periodo. E soprattutto non ha più ricambi. Bisogna davvero pregare che a Monteleone non venga neanche il raffreddore, altrimenti sarà un vero problema. Nel finale di campionato, con partite dure e impegnative ci saranno cartellini e infortuni di gioco (botte). Oppure ci sarà bisogno semplicemente di variare assetto tattico. E Monteleone è l'unica chanches che ha Breda in panchina. Come scriviamo a parte Breda può fare la difesa a 3 (con Valjent, Gonzalez e Meccariello, mettendo sulle fasce Zanon a destra e Furlan a sinistra) cambiando completamente quella filosofia e quel sistema di gioco che finora aveva caratterizzato la Ternana, oppure provare Valjent a sinistra (ma non è proprio il suo) oppure tenere Valjent al centro con Meccariello a sinistra, scomponendo la coppia di centrali titolare. Per ora prevale l'opzione Valjent terzino sinistro.
Senza dimenticarci che la vicenda Vitale nasce anche perché il ragazzo è a scadenza. Il capitano della squadra a scadenza. Senza neanche un approccio per il rinnovo del contratto. Mai. E anche questo di sicuro non ha aiutato nella scelta (comunque alla fine obbligata) rispetto ai tempi dell'operazione del ragazzo. Qualcuno ha qualcosa da obiettare? Chi di voi si opererebbe a scadenza di contratto a giugno, senza avere squadra rimanendo fuori per un mese e mezzo? Bisogna anche essere onesti. Sicuramente dal capitano ci aspettiamo un comportamento (come ha sempre tenuto) di grande attaccamento alla maglia e alla città. Ma addirittura immolare il suo proseguimento di attività no. E allora giriamo la domanda? Cosa ha fatto la Ternana per il suo capitano? Cosa ha dimostrato questa società a Vitale? Che è indispensabile o che invece può serenamente andarsene a parametro zero? Qui non si parla di soldi, anzi, non si è mai parlato di soldi!
Ecco perché tutto questo non è figlio della sfortuna: ma della mancanza di programmazione, della mancanza di strategia. Ora è facile dire sarebbe bastato Masi. O meglio ancora sarebbe bastato un mercato diverso. La società ha fatto le sue scelte e rischia di pagarne amaramente le conseguenze. Il calcio vive di equilibri fragilissimi: questa Ternana sembra che non faccia altro che cercare terremoti.
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