Il calciomercato del presidente: analisi di scelte che non abbiamo capito. Ora chiediamo perché…
Il mercato è finito, gli interrogativi rimangono.
Preparatevi a un pezzo lungo. Argomentato. Tutte le notizie o indiscrezioni che troverete in questo articolo sono verificate. Non pretendiamo mica di avere la verità assoluta in tasca. Ma prima di scrivere ci siamo informati.
Tutte le domande che ci faremo nel corso di questo pezzo reclamano una risposta. Perché è vero che la Ternana è di Longarini, ma la Ternana è anche dei ternani.
Facciamo un passo indietro. Acri non è più il direttore sportivo della Ternana a 5 giorni dalla fine del mercato. Al suo posto la società decide di non prendere nessuno. Anzi no. Longarini in questi giorni di gennaio ha contattato almeno due direttori sportivi. Uno è Nereo Bonato ex direttore sportivo del Sassuolo, che ha declinato l'offerta. L'altro è Fabrizio Larini, che a fare il ds a Terni non è venuto. Ma su richiesta del presidente (per comodità chiameremo così Simone Longarini, amministratore unico è troppo lungo da scrivere!) ha cominciato a lavorare per conto della Ternana come consulente personale. Il presidente fa domande, lui dà il suo parere. Chiaramente non vincolante. Il presidente chiede di approcciare Tizio per una trattativa, lui se può approccia Tizio. Così la Ternana ha affrontato gli ultimi giorni di mercato. I più caldi.
Senza ds, con un consulente e con l'aiuto di Stefano Dominicis (ex consigliere d'amministrazione rossoverde) per gestire l'enorme mole di lavoro degli ultimi giorni.
Enorme? Si enorme. Perché i piani dopo l'allontanamento di Acri sono cambiati. Per Acri andava bene la squadra così come era. Meno si toccava meglio sarebbe stato. Due erano gli obiettivi: un attaccante di riserva (un centravanti) ed eventualmente un terzino, preferibilmente duttile, ma under per non gravare sulla lista. L'ok per fare queste due operazioni non è mai arrivato. E ora sappiamo perché.
Quello che non sappiamo (prima domanda) è perché Acri è stato mandato via? Sul comunicato non c'è scritto nulla, nessuno ha avuto il piacere o il privilegio di parlare con Longarini di questo. Nessuno tranne i giocatori che sono stati a colloquio con il presidente per un'ora (su richiesta). Non è trapelato molto (come è giusto che sia) ma un paio di concetti si: l'ho fatto per il bene della Ternana, presto capirete come mai, è stato maleducato. Ve l'avevamo detto che era trapelato poco. Per questo la nostra domanda. Cosa pensiamo di Acri (e del suo lavoro) lo abbiamo sempre detto: è tornato a Terni sfidando il suo passato è ha costruito una buona squadra, un grande gruppo e ha fatto bene il suo lavoro a 360 gradi (non solo nella ricerca dei giocatori ma nella quotidianità, particolare da non sottovalutare).
Veniamo al mercato. Secondo l'opinione comune (non solo di Acri) a questa squadra (se non si voleva stravolgere nulla) bastavano due aggiustamenti. Una prima punta e un esterno. Entrambi per completare i reparti. Indipendentemente dai nomi di chi è arrivato, si stanno allenando ora a Terni un esterno d'attacco e un difensore centrale. Quindi soltanto ragionando per ruoli a nostro avviso il mercato di "riparazione" della Ternana (una volta il mercato invernale si chiamava così) non ha riparato un bel nulla. Ha aggiunto un esterno dove già ce ne sono molti, ha aggiunto un centrale dove già che ne sono molti (senza lasciar andare Masi o Monteleone che avevano avuto richieste fino all'ultimo giorno di mercato). Qual è stata quindi la logica che ha portato Santacroce e Troianiello a Terni?
Questi arrivi hanno portato a delle conseguenze: c'è un giocatore in più. Non tutti i giocatori sotto contratto con la Tenana possono giocare in campionato. Questo la società lo sapeva (neanche vogliamo metterlo in discussione) ma ci chiediamo qual è la logica di avere al 2 febbraio un giocatore in più rispetto a quelli di lista… Si parla tanto di soldi da risparmiare e poi?
Meccariello stamattina è stato convocato di corsa a Roma per capire se veramente c'era il Chievo o meno. O se veramente voleva liberarsi a parametro zero. Meccariello è un ragazzo serio e solido e speriamo possa risolvere la situazione con brillantezza. La domanda è: perché gli incontri per il rinnovo (soldi alla mano) non sono stati fatti prima? Verranno proposti i rinnovi di contratto anche agli altri giocatori in scadenza? È un delitto ascoltare le proposte degli altri ed eventualmente anche firmare dal momento in cui la mia proprietà non mostra segni di apertura al rinnovo contrattuale? Se la Ternana avesse perso Meccariello a zero o ora perdesse Ceravolo o Vitale a zero la colpa di chi sarebbe? Sempre e solo dei procuratori avidi o dei giocatori ingrati. O di una proprietà che fino a febbraio ha preferito non parlare di rinnovi contrattuali? Secondo la nostra esperienza non basta la faccia per risolvere i problemi. Per risolvere i problemi serve parlare. E ascoltare.
Ora fare previsioni su chi rimane fuori lista è inopportuno. Ma lo stesso Santacroce potrebbe essere l'escluso. A noi risulta che il contratto sia stato regolarmente depositato. Ma l'ufficialità non è ancora arrivata…
Veniamo alla situazione Ceravolo. A noi risulta che ci sia stato un incontro fra il presidente e il suo procuratore in cui è stato detto espressamente che il giocatore non poteva essere rinnovato (per questioni economiche) e che se avesse trovato una squadra che lo voleva la Ternana avrebbe valutato solo offerte importanti, per un giocatore importante. Legittimo. Opinabile ma legittimo. Il Novara (lo sanno anche i sassi che era il Novara interessato a Ceravolo) non aveva intenzione di pagare tanto un giocatore a scadenza di contratto. Per cui ha aspettato l'ultimo giorno prima di effettuare l'offerta. Un'offerta al ribasso. La Ternana non l'ha accettata. Allora il Novara ha alzato (cercando di risparmiare sull'ingaggio al lordo del giocatore) fino ad arrivare a soddisfare la richiesta. Sarebbero stati 150mila euro di cartellino. Non c'era accordo totale, mancavano i tempi e le modalità di pagamento. Ma alla fine (nonostante nel corso della giornata Ceravolo fosse veramente combattuto e sballottato) è stato lo stesso Ceravolo a dire di no. Non vado. Perché vendere Ceravolo all'ultimo giorno di mercato? Soprattutto senza avere in mano l'alternativa?
E qui veniamo forse ad un altro tema più scottante. Se Ceravolo fosse partito la Ternana non avrebbe avuto (è vero) i problemi di lista, ma non avrebbe avuto non solo il miglior attaccante dello scorso anno (insieme ad Avenatti) e di questa stagione (nonostante i due infortuni) ma nemmeno nessuno come sostituto. Troianiello? Certo. Ma la verità è che la Ternana, soprattutto nell'ultimo giorno, ha contattato praticamente tutti gli attaccanti della serie B e non solo in vista di un possibile cambio davanti. Acquafresca (ha detto no a tutta la B e anche alla Premier League), Cacia (intrasferibile per questioni regolamentari), Marchi (incedibile per la Pro Vercelli), Amauri (non è voluto scendere in B, preferisce rimanere al Torino), Curiale (attaccante del Lecce, ha detto no), Cocco (protagonista lo scorso anno a Vicenza, quest'anno a Pescara ma ci volevano i soldi per comprarlo e per pagargli lo stipendio), Marilungo (di proprietà dell'Atalanta, ora al Lanciano). Tutti hanno detto no. Tutti. Chi per un motivo chi per un altro. Più Antenucci e Ardemagni. Come a dire tutto e il contrario di tutto. L'idolo della tifoseria e il nemico pubblico per eccellenza. Su Antenucci Longarini ci ha sperato. Incontri, telefonate, sorrisi. Quando si è trattato di fare numeri la situazione si è complicata. Antenucci sarebbe voluto tornare in Italia e Terni sarebbe stata anche la sua prima scelta: ma non in prestito con opzione per un anno successivo dovendo rinunciare anche a dei soldi sulla seconda metà di questa stagione. Aveva anche altre offerte Antenucci (Pescara, Novara, Ascoli e Foggia): non ha accettato neanche le altre per motivi economici o perché non si sono innestati degli incastri necessari a portare tutti felici e contenti. Che non sarebbe stata una trattativa facile insomma si sapeva. Provarci è stato sicuramente un grande gesto. Non esserci riusciti non è una colpa: da parte di nessuno. Si parla tra professionisti: gli affari alle volte si fanno alle volte no. Certo che se vuoi fare un affare spendendo pochissimo è ancora più difficile.
Ma il vero interrogativo è su Ardemagni. Come è possibile per la Ternana trattare Ardemagni che ha segnato al derby 3 mesi fa con tanto di esultanza sfotto' ai tifosi rossoverdi? Neanche fosse peraltro un crac assoluto. Eccellente giocatore, gol nel sangue, un paio di stagioni da dimenticare. Valeva la pena correre il rischio linciaggio per prendere Ardemagni? E non ci vengano a dire che la trattativa non c'è stata… Sinceramente con una trattativa del genere, non si pensa di aver urtato la suscettibilità dei tifosi rossoverdi? È come se la Roma chiedesse Lulic alla Lazio, come se la Lazio avesse trattato Del Vecchio, come se il Perugia avesse chiesto Bojinov, lo scorso gennaio… È vero alcuni steccati devono saltare, ma sono anche il bello del calcio. Come sarebbe stato accolto Ardemagni dai suoi nuovi tifosi? Poco tempo fa Massimo Gotti non riuscì a firmare (da svincolato e fermo da un paio di mesi) un contratto con il Perugia per via di una foto nei festeggiamenti della promozione (quindi l'anno precedente) di lui vicino a una porchetta con la sciarpa del Perugia addosso. Sempre pochi anni fa Salvatore Ferraro entrò definitivamente nei cuori della tifoseria grazie a un “no” a una proposta proprio del Perugia. Miccoli, nonostante le ottime stagioni in rossoverde, non è stato mai perdonato da buona parte della tifoseria perché la Juventus lo girò al Perugia. Nonostante la Nazionale raggiunta continuavano a girare voci di bagni nelle fontane e grifi tatuati… Come si sarebbe gestita una cosa del genere? Visto che Ardemagni è stato chiamato 3 volte? Quindi con intensità? E al di la della delusione per trattative sfumate (o neanche iniziate) quale era l'obiettivo reale della Ternana? Sostituire Ceravolo con chi?
Siete arrivati fino in fondo e vi ringraziamo.
A queste domande cercheremo di avere delle risposte. Cercheremo di sottoporle all'attenzione di Longarini nelle prossime occasioni, se ce ne sarà l'opportunità.
Se anche voi ne avete delle altre, fatecele avere. Il nostro indirizzo è ternananews@gmail.com
E crediamo che sia ovvio anche il nostro voto al sondaggio che abbiamo appena messo on line. Non siamo soddisfatti per il mercato e il motivo è scritto sopra. Se anche voi volete motivare il vostro voto, l'indirizzo è sempre lo stesso!