Il contratto di Brignoli: una scadenza al contrario. Ecco come andrà a finire

Potrebbe essere il più grande boomerang della storia recente della Ternana calcio. Non il peggiore, ci mancherebbe. Ma di sicuro non una dimostrazione di lungimiranza. Potrebbe. Oppure no.

Intanto valutiamo la situazione. Fate finta di non essere di Terni, di non conoscere Brignoli e la sua storia, ma di essere comunque appassionati di calcio. Oppure immaginate di essere il procuratore di Alberto. Cosa gli consigliereste? Non siate ipocriti… Veramente rinnovereste il contratto con una squadra di serie B che ha deciso di non investire più sui giocatori (e sul centro giovanile, visto che è tutto fermo) e di limitare tutte le spese? E veramente rinnovereste per una società che nel corso degli ultimi 15 anni ha tenuto ostaggi i propri giocatori (dai famosi fuori rosa di Raggi con il look da golfista di Oshadogan, fino a i casi più eclatanti di Candreva, Jimenez o Kharja che si sono liberati soltanto facendo causa alla Ternana)? Magari avendo la possibilità di giocarsi la propria carriera visto che qualche squadra di A, qualcosa ha cominciato a chiedere?

Ma la Ternana non è preoccupata. Anzi, Cozzella non è preoccupato. Addirittura le dichiarazioni sono distensive: “non sarà un problema il rinnovo”. Dice bugie? Il dubbio ci è venuto e abbiamo cercato di capire. E in effetti la volontà di Brignoli (e del suo procuratore, quello vero non voi) è di non lasciare in mutande la Ternana. Insomma: Brigno il prossimo anno non sarà a Terni ma la Ternana non lo perderà a zero. Come si fa, dite voi? “Basta” trovare una squadra interessata al portiere rossoverde non sarà un problema. Ma deve essere una società interessata a lui tanto da pagare un indennizzo alla Ternana.

Questa la situazione o la soluzione. Semplice? Assolutamente no. Ma corretta…

Il calcio è mutevole, si sa. Quello che è valido oggi, domani potrebbe non valere più. Ma la volontà, ora, è questa. Perché Alberto è consapevole di dovere tutto (anzi forse meglio molto!) alla Ternana ma anche di giocarsi quest’estate una grande chanches. Quella che merita: ma nel posto giusto. In un posto dove credano veramente in lui…