L’impressione è che anche la meteorologia ci abbia messo del suo per far si che il ritiro di Norcia, per la Ternana, si possa definire davvero punitivo. La neve sulle montagne, la pioggia sopra al Citronella e una temperatura non certo gradevole, ecco come si è presentato l’allenamento del mercoledí agli occhi dei pochi, pochissimi ternani presenti.
In mezzo al campo, almeno apparentemente, c’è serenità o quanto meno ci si prova, si lavora intensamente e con concentrazione, ma senza musi lunghi, con la consapevolezza che avere paura adesso sarebbe solo deleterio. Il Citronella certo non è un luogo propriamente comodo ed ospitale, ma se una cosa buona ce l’ha è quella di poter garantire una buona visuale, una volta posizionatisi sulla “greppa”, e proprio da lì si sono potuti vedere i movimenti di gioco e l’atteggiamento in campo.
Quello che sembra, però, è anche che un ritiro come questo, punitivo si, ma che serve anche per far ritrovare alla squadra una certa tranquillità mentale, soprattutto per quelli che sono tutti gli strasichi del derby, possa essere solo un palliativo. La Ternana tornerà a Terni, e forse non sarà servito mandarla lontano per riappacificarla con la piazza: quello che ci si chiede è se faccia bene o meno alla Ternana (in quanto squadra cittadina, che tutti tifiamo e che amiamo) tornare nella conca e giocare con la paura. L’impressione è che oltre a cercare una nuova serenità, i rossoverdi siano li anche per ritrovare alcune sicurezze, non tutte legate al campo.
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