La forza di un piccolo gesto: “siamo tutti con Alberto”. Come su l’attimo fuggente…
In questa foto, nella dichiarazione spontanea di oggi pomeriggio, c'è tutto.
Avenatti, Gonzalez, Vitale, Mazzoni, Coppola, Zanon e Ceravolo. Più Breda. Tutto il gruppo. I più forti, i più rappresentativi. Tutta la rosa. Tutti. Tutti al fianco di Alberto. Se fossimo su twitter o su instagram sarebbe #iostoconalberto oppure #siamotuttifuorilista.
E se qualcuno di voi lo considera scontato è fuori strada. Intanto perché ormai nella vita ognuno pensa ai fatti propri e la solidarietà anche fra colleghi è sparita. Poi perché dimostrare affetto e vicinanza a proprio compagno di squadra in questo contesto non è semplice. Potrebbero addirittura prendere provvedimenti contro i "dissidenti".
Nessuno si è permesso di criticare la società ma di essere vicino a un compagno si. Aggiungiamo noi: un compagno nei confronti del quale è stata fatta un'ingiustizia. Un'enorme ingiustizia. A cui nessuno ha dato una vera spiegazione per una scelta crudele.
Nessuno della squadra ha parlato di questa vicenda: parlare ora potrebbe addirittura essere pericoloso. Sembra essere tornati ai tempi di Oshadogan vestito da golfista. E il dubbio atroce è uno solo: non è che a decidere siano le stesse persone, visto che recentemente il presidente aveva detto che si era avvalso della loro consulenza? Lo dica apertamente (altra domanda dunque): ci sono i Montemari ancora alla guida della Ternana? Ma non divaghiamo avremo modo di approfondire
Idealmente anche la redazione di TN si mette a fianco dei giocatori della Ternana. Capitano mio capitano. Alberto mio Alberto. Fin tanto che questa situazione non venga capita e definita fino in fondo.
Con una grande certezza: Acri nel mercato estivo non solo ha scelto bravi giocatori, ma ha scelto anche uomini veri. Con le palle, scusate il brutto termine. E a Terni c'è un gruppo di granito. Oggi lo sappiamo anche noi.