Serviva la vittoria al Liberati come il pane e vittoria è stata. Netta, divertente, coinvolgente. Insomma, da applausi in mezzo al frastuono generato dalla contestazione al presidente Guida e a Benedetto Mancini che dovrebbe succedergli a giorni.
Però questa volta niente società. Ne parliamo in altri servizi. Qui merita tutto lo spazio la squadra che Ignazio Abate sta plasmando con perizia. Perché la Ternana cresce costantemente, un passo alla volta, step by step come dicono gli inglesi. Si era visto qualcosa nella vittoriosa trasferta di Pontedera e ancora qualcosa in più a Gubbio dove la vittoria avrebbe premiato al meglio Capuano e soci. Ulteriore crescita domenica sera con i rossoverdi che hanno fatto diventare semplice una partita difficile contro il Pineto imbattuto e per niente disposto ad incassare gol. Invece la squadra di Cudini si è dovuta piegare alle mazzate di Cianci autore di tre gol ( e uno annullato chissà perché a Gubbio) in altrettante apparizioni.
Facile pensare “trovato l’attaccante risolti i problemi”. Non è così anche se di solito sono gli attaccanti a dettare il sistema di gioco della squadra, a farla giocare bene. Ma la Ternana è cresciuta in tutte le zone del campo e soprattutto nella convinzione nei propri mezzi. Perché ha saputo tenere con pochissime sbavature (giusto una ripartenza nel primo tempo comunque chiusa senza danni) il 4-2-4 imposto da Abate. Quattro difensori con i due esterni a produrre incursioni continue, due centrocampisti a dettare i ritmi e davanti una girandola di movimenti dei tre a sostegno di Cianci che hanno spesso mandato in confusione la difesa avversaria.
Ternana che ha giocato soprattutto sugli esterni rinunciando alle incursioni centrali, ai triangoli al limite dell’area forse anche perché il Pineto aveva subito abbassato la linea dei centrocampisti quasi a ridosso della difesa.
Fatto è che la Ternana ha dominato proponendo un calcio divertente e produttivo senza mai rischiare. Insomma, una vittoria che, almeno sul fronte calcistico apre alla speranza di vederla protagonista fino alla fine della stagione. Anche perché, come sostiene Abate, la squadra ha davvero ampi margini di miglioramento. Basta pensare ai tanti giocatori arrivati negli ultimi giorni di mercato che dovranno allineare la loro condizione a quella dei compagni che hanno svolto l’intera preparazione estiva. Senza contare il periodo più o meno lungo, necessario per entrare nei meccanismi tattici di Abate, un allenatore che sta dimostrando grande duttilità. Ha un suo credo calcistico ma non si nega variazioni sul tema.
Insomma, dal campo soltanto notizie positive che, è evidente, dovranno essere confermate nel prossimo futuro. In dieci giorni la Ternana sarà in campo tre volte, due in trasferta. Superare di slancio questi ostacoli proietterebbe la Ternana nella dimensione in cui tutti aspettiamo di vederla.
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