L’analisi – Fere a valanga: ecco cosa abbiamo imparato. Dai marcatori al gioco, passando per numeri e assenti

Prima uscita stagionale per la Ternana targata Unicusano di Sandro Pochesci, seppur in un test affatto significativo contro una selezione locale di calciatori dilettantistici.

Eppure, oltre ai 15 gol rifilati agli avversari e ai circa 200 tifosi presenti per questo primo appuntamento di importanza minore, tra le note positive sono da annoverare anche le dichiarazioni del neo-allenatore delle Fere: per gioco espresso e assimilazione dei dettami tattici, i rossoverdi sono anche troppo avanti per essere il settimo di venti giorni di ritiro.

Andiamo con ordine, dunque, ricapitolando cosa è emerso da un primissimo test a livello di indicazioni generali: l'intenzione di Pochesci è quella di proporre un 3-5-2 con squadra molto corta in entrambe le fasi, coralità e rapidità di gioco e fraseggio, intercambiabilità dei giocatori e la necessità di un difensore centrale di mezzo in grado di impostare efficacemente la manovra.

Nel secondo tempo, spazio al 4-3-3, una delle possibili alternative sul piano tattico. Sempre con gli stessi principi ispiratori a livello di gioco.

Nella facile goleada rossoverde sono spiccati, a livello realizzativo, molti dei nuovi: dalle triplette di Albadoro e Tiscione alle doppiette di Varone, Salvemini e di un Montalto voglioso di impressionare nel suo periodo di prova (nonostante un rigore neutralizzato da Bleve), passando anche per i gol di Giannone, Signorini e Defendi. 

Tanti i giocatori coinvolti nelle rotazioni di Pochesci. All'appello mancavano soltanto quattro elementi, tra assenti e giocatori ancora a regime di lavoro differenziato: si tratta di Valjent, Meccariello, Franchini e Marino.

Buona una prima non difficile, dunque, per l'Unicusano Ternana (e, a proposito, siamo ancora in attesa di ufficialità su questo fronte), con le Fere nelle rinnovate casacche Zeus uscite tra gli applausi dei sostenitori presenti al Salicone.