Longarini lascia non solo la Ternana, ma anche tanti dubbi
La Ternana finisce la sua stagione con una salvezza impensabile soltanto a marzo, si grida al miracolo sportivo, all'impresa e si festeggia quasi come se le Fere fossero state promosse, si organizza addirittura un'amichevole con la Primavera per salutare il pubblico di Terni, per congedarsi da questo campionato e ricaricare le pile per il prossimo. Tutto molto bello, un finale tipo vissero felici e contenti, e invece no.
Passano appena due giorni dall'amichevole al Liberati, dalle foto e dagli abbracci, ed ecco che Simone Longarini comunica a tutti che la Ternana è in vendita, che entro il 15 giugno si cercherà di trovare un acquirente che porti con sé alcune garanzie, che la attuale proprietà non è più in grado di andare avanti. Al di la del fatto che la volontà di cedere la società era una decisione più o meno nota, e al di là del fatto che il non voler più investire nella Ternana sia una scelta sulla quale nessuno può andare a recriminare, quello che Simone Longarini lascia alle sue spalle con quel comunicato è anche un bel bagaglio di domande, a cui purtroppo non siamo in grado noi di rispondere.
Se entro il termine stabilito, ovvero la metà del prossimo mese, nessuno si presenta con la necessaria solidità per essere ritenuto affidabile, cosa ne sarà della Ternana? Il comunicato non specifica cosa accadrebbe se il 16 giugno non si fosse trovato un acquirente, non si capisce se comunque la squadra verrebbe iscritta al campionato o se sparirebbe nel mondo dilettantistico.
Simone Longarini due anni fa disse che sotto la gestione da parte della sua famiglia la Ternana non sarebbe mai scomparsa.Le cose evidentemente sono cambiate, tanto da far cambiare idea su un caposaldo così importante e infatti la stessa proprietà si sta premurando di prendersene cura fino alla cessione, evitando il fallimento.
La famiglia Longarini chiede che l’eventuale nuovo proprietario non solo riesca a farsi carico dell’iscrizione al campionato ma anche i conseguenti oneri per la costruzione della nuova rosa. Rimane il grande interrogativo sul discorso quote sequestrate?Perchè si parla di vendita a zero, ma c'è da capire se a zero si acquisterebbe la sola parte di azioni dei Longarini o tutta la società.
Ancora, se non si trovasse nessuno interessato seriamente all'acquisto e l'attuale proprietà decidesse di tornare sui suoi passi, cosa cambierebbe? E’ un’ipotesi praticabile o solo fantascienza? E se la strada intrapresa non fosse a senso unico, ma si potesse tornare indietro, come si affronterebbe la prossima stagione?
Lo scenario è in continua evoluzione, pur apparendo tutto immobile, così come gli interrogativi che questa situazione si lascia alle spalle, insieme a quel senso di amarezza difficile da mandar via.