Macchè rivelazione? Dai giovani al 3-4-3, ecco il Crotone e le sue certezze

25 punti: 7 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Secondo posto in classifica, con 22 gol fatti e 13 subiti. Inoltre, il terzo miglior rendimento interno della Serie B, con 16 punti in 5 partite: 5 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte; 17 realizzazioni all'attivo e 4 al passivo. Tutto ti aspetteresti, meno che i numeri appena elencati rispondano alla voce "Crotone".

Ma si può davvero parlare degli squali rossoblu come di una vera rivelazione della Serie B? Il calcio non è una scienza esatta, ma programmazione e buona gestione danno sempre, alla lunga, i loro risultati: ecco perchè, al settimo anno consecutivo in seconda serie, finalmente i pitagorici stanno spiccando il volo. Meritatamente, dopo aver seguito in maniera ostinata – anche nei periodi peggiori – le virtuose linee guida della propria area tecnica.

La scalata della formazione calabrese è passata soprattutto attraverso l'operato dello storico ds rossoblu, Peppe Ursino, e si è basata principalmente sul vero e proprio "credo dei giovani". Sui prestiti dalle grandi squadre (spicca il canale privilegiato con la Roma) di talenti da far crescere, per arrivare in alto insieme. Un esempio su tutti? Alessandro Florenzi. Ma anche adesso, i giovani terribili del Crotone stanno stregando la B: per informazioni citofonare – sempre per fare un esempio – ad un altro, grande, prospetto giallorosso ora nelle fila rossoblu, Federico Ricci (finora 5 gol e 1 assist).

Anche nella scelta della guida tecnica, però, si vedono i dettami del progetto Crotone: fino a questo momento, la scelta di puntare su un allenatore giovane, emergente e con le idee chiare come Juric ha dato i suoi frutti. Il croato, precedentemente sulla panchina del Mantova, è fautore integralista di un 3-4-3 che calza a pennello a questa squadra dinamica e aggressiva. Non è un caso che il Crotone stia esprimendo il più bel calcio della B.

Contro la Ternana, poco o nulla cambierà dei capisaldi che hanno condotto fin qui i rossoblu. Il 3-4-3 (sostituito momentaneamente, in stagione, solo due volte: dal 3-5-2 nella sconfitta di Pescara e dal 4-3-3 nel pareggio di Vicenza) è intoccabile, così come lo sono alcuni suoi interpreti: l'intera linea difensiva, l'intero tridente offensivo e tre/quarti del reparto centrale. L'unico dubbio che potrebbe, infatti, ronzare nella testa di Juric è quello relativo al centrale da affiancare a Capezzi, sulla sinistra: in lizza, con pari possibilità, ci sono Barberis e Paro (che ha giocato a Lanciano).

E proprio dal beffardo pareggio del Biondi il Crotone vorrà riprendersi, senza ovviamente snaturarsi. Contro una squadra tabù in B, la Ternana, già battuta, però, in stagione. Su che armi farà leva il Crotone? Velocità, incisività e pericolosità sotto porta, col tridente Ricci-Budimir-Stoian che ha messo a referto 12 reti. Segnando come il Como e più di Entella, Perugia, Modena, Pro Vercelli, Ascoli e Virtus Lanciano.

Rialzarsi per continuare a rimanere aggrappati ad un sogno e godersi al meglio la passerella, ormai prossima, di San Siro (quella "sottratta" alle Fere). Nei rossoblu mancherà l'infortunato Salzano, mentre Modesto e Balasa – rientrati in gruppo e nell'elenco dei 22 convocati, ma non al meglio – andranno in panchina. 

Ecco il probabile 11 del Crotone anti-Fere:

CROTONE (4-3-3): Cordaz; Yao, Claiton Dos Santos, Ferrari; Zampano, Capezzi, Barberis, Martella; Ricci, Budimir, Stoian.