Messaggero – Schenardi: “Deve vincere la Ternana. Tabù Liberati? Manca entusiasmo, le fere sono una squadra non un’azienda”
Cuore diviso per Marco Schenardi. Tre anni al Vicenza e due alla Ternana ed un forte legame non solo alle due squadre ma ad entrambe le città. Il doppio ex di domani ha parlato al Messaggero: "Sarà una partita difficile in particolare per la Ternana. La squadra rossoverde ha problemi di risultati in casa e trova un Vicenza che invece va forte in trasferta. Le fere non riescono a trovare continuità nei risultati. Con l'avevnto di Breda in panchina, la continuità è comunque arrivata nelle prestazioni. Tranne una sola partita, la squadra ha giocato sempre con lo spirito giusto. Quando le cose le sono andate male, ha sempre pagato solo per degli episodi. Il Vicenza invece ha perso pedine importanti. Di Gennaro e Cocco, oltre ad essere ottimi calciatori, hanno personalità. Spesso erano loro a trascinare la squadra. Quest'anno è un Vicenza aggrappato più alle idee del suo tecnico che non di squadra. Un Vicenza modulo-dipendente".
Che partita sarà? "Difficile dirlo ora. La Ternana proverà a vincerla per interrompere il digiuno in casa. Il Vicenza, che ha mantenuto comunque l'ossatura dello scorso anno, preparerà la gara al meglio".
Schenardi si sofferma sul mal Liberati della Ternana: "Per capirne i motivi bisognerebbe esserci dentro. Il problema c'è dallo scorso anno. Non mi spiego la cosa ora come non me la spiegavo un anno fa. Intorno alla squadra non c'è tanta pressione. Non si gioca in un clima di ansia. E' anche vero che al Liberati non si respira aria di grande entusiasmo. Questo non per colpa del pubblico, ma a causa di troppi anni di speranze disattese. E' come se si vivesse una situazione di stasi, subendola. Un pò come il futuro del problema dell'acciaieria. Breda e la squadra non hanno un compito facile sotto questo aspetto".
Parole 'dure' anche per la società: "La Ternana è guidata da persone che credono di poter gestire una società di calcio come si gestisce un'azienda qualsiasi. Dovrebbero invece capire che una società di calcio è un'altra cosa. Non è una banca o una fabbrica e i giocatori che vanno in campo non sono operai o bancari che arrivano e timbrano il cartellino di presenza per novanta minuti. La famiglia Longarini va ringraziata per quanto speso fino ad oggi e per l'impegno che ci mette. Ma deve capire pure che se vuole fare calcio, deve affidarsi, nella gestione, a professionisti del calcio. Non hanno fatto per niente bene alla squadra e all'ambiente in generale tutte quelle situazioni avvenute in estate, alcune delle quali persino imbarazzanti. Con il risultato di essersi ridotti a fare una squadra in quindici giorni".
Ma chi vince questo Ternana-Vicenza? "Mi auguro un pareggio. Però, se deve esserci un vincitore, che sia la Ternana. Non me ne vogliano gli amici vicentini, ma oggi, tra le due, è quella che ha più bisogno di punti".