BRIGNOLI 7 Ancora una volta decisivo e determinante in occasione degli assalti del Pescara. Superlativo sul tiro di Paquato che ha mandato sulla traversa, nel momento di massima pressione degli abbruzzesi. Un lungo brivido invece su un cross dalla destra, quando Da Silva gli è sbucato alle spalle… per il resto solita sicurezza, soprattutto nelle uscite alte. Il Pescara ha trovato un muro
VALJENT 7 Uno dei migliori in campo. Si è fatto saltare soltanto una volta da Pasquato in tutta la partita. Sempre in anticipo, sempre lucido, sempre presente. Una garanzia totale, in qualsiasi zona del campo. Anche quando Tesser lo ha spostato a centrocampo non ha perso le sue qualità: anticipo e giocata.
MECCARIELLO 6 Ha sofferto un po’ Melchiorri e forse in occasione del gol del pareggio del Pescara è rimasto sorpreso dalla posizione di Bjarnasson. Ma non ha perso poi la lucidità, nel primo tempo, quando la Ternana ha sofferto eccome, Mecca ha cercato di scuotere i suoi. Ammonito per un fallo su Melchiorri, nel finale cresce come tutta la squadra
POPESCU 6 Efficace lo è come sempre, ma non è pulito come sempre. Pasquato svaria molto e deve vedersela anche con Politano: insomma i due più tecnici del Pescara. Rimedia con tutte le armi a sua disposizione. E la grinta non manca mai, lottatore come al solito.
FAZIO 6,5 Il suo contributo sulla fascia non conosce oscillazioni. Attacca e difende. Non chiedetegli il dribbling come Cristiano Ronaldo, ma il capitano non molla mai. Sia se c’è da attaccare, sia se c’è da difendere. Non avrà il piede sempre pulito, ma si bada alla sostanza. E di quella c’è sempre bisogno.
ERAMO 6,5 Dei tre centrocampisti di sicuro il migliore e il più continuo. Gioca con la stessa serenità sia da interno di centrocampo che da regista. Nel primo tempo, quando la Ternana era in netta difficoltà, ha provato a farsi vedere in avanti con incursioni e appoggi, facendosi trovare libero. Nettamente in crescita
PALUMBO 6 L’esordio dal primo minuto se lo ricorderà. Intanto è andato bene e questo è un vantaggio per tutta la Ternana. Forse all’inizio ha sofferto un po’ (ansia?) e non riusciva a giocare come invece ci aveva “abituato”. Con il passare dei minuti è cresciuto, anche di presenza. Qualche errore in fase di appoggio, d’accordo, ma non sarà un caso che scrollatosi di dosso le incertezze, la squadra ha cominciato a girare. Da riproporre, sicuramente
(RUSSO 6 partecipa al serrate le file finale con grande nerbo: Tesser aveva bisogno di sostanza e l’ha trovata)
CRECCO 6 Nel primo tempo, a parte il cross per il autogollonzo, ha fatto tanti chilometri ma con poca lucidità. Nel secondo ha cambiato completamente passo. Più utile, più incisivo, più collaborativo. La sua fisicità si fa sempre sentire. Quando l’irruenza lascerà spazio all’esperienza sarà un giocatore importante. Nel frattempo se lo gode la Ternana, fra alti e bassi. La parte positiva è che è sempre nel vivo dell’azione, quella negativa è che non riesce a fare sempre la giocata giusta.
(FERRONETTI 6 è tornato in campo per dare tranquillità nel finale alla squadra, si è rivisto dopo praticamente un girone e speriamo di averlo ritrovato per sempre. Così non c’è bisogno di un difensore: la sua esperienza anche se per pochi minuti si sente eccome).
VITALE 6 E’ l’emblema rossoverde. Un primo tempo da dimenticare, nella maniera più assoluta. Decisamente irriconiscibile. Basso, poco aggressivo, troppo superficiale (e quindi troppe palle perse, anche in zone pericolose). Nel secondo tempo ha messo letteralmente il turbo. E sulla sinistra la Ternana ha costruito le sue fortune. Sfiora anche il gol su punzione. Il Vitale che vorremmo sempre vedere
AVENATTI 5,5 Non era facile giocare oggi. A lungo lasciato da solo, tanti palloni lunghi, pochi giocabili. Ha messo in campo tutto, davvero. E questo è un atteggiamento stra positivo. E’ stato pericoloso quando ha potuto (pochissime volte), tanto lavoro al servizio della squadra. Perché l’insufficienza allora? Innanzi tutto è come se fosse un 6 meno e poi perché da lui la zampata vincente ce l’aspettiamo, ormai
BOJINOV 5 Non era la sua partita, evidentemente. Pochi minuti in campo, un dolorino che non gli ha permesso di finire neanche il primo tempo. La palla sembrava non volerne sapere di essere controllata da Valeri. Un paio di giocate “strozzate” e tante rincorse.
(CERAVOLO 7 Ha cambiato la partita, senza dubbio. E’ stato sempre pericoloso su ogni palla profonda. I palloni che ha toccato sono stati tutti “capitalizzati” o quasi. E il gol è il giusto premio per chi ha saputo aspettare il suo momento. La rabbia dopo il gol legittima: uno sfogo per aver finalmente ritrovato il gol. E’ una delle sue stagioni migliori: le sue caratteristiche (combinate a quelle di Avenatti) funzionano. Almeno contro il Pescara, visto che aveva segnato anche all’andata!)
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