Paghera scuote la piazza: “Abbiamo bisogno del vostro supporto”

Il centrocampista rossoverde ospite a “Luci al Liberati” si racconta. E sui cartellini gialli ricevuti scherza: “Se l’AIA mi regalasse un premio ogni 5 cartellini sarei in vacanza tutto l’anno”

La voglia di sognare, di ambire a traguardi importanti. Questo quello che si evince dalle parole di Fabrizio Paghera, centrocampista rossoverde, ospite ieri sera a "Luci al Liberati" condotto da Ivano Mari su AM Terni Television. Tante le riflessioni di un professionista che rappresenta la "vecchia guardia, lo zoccolo duro" della Ternana che è stata e che sarà. E poi un invito alla piazza ternana: "Sosteneteci". Questa la sua intervista:

Ternana che torna al successo, un tuo giudizio su questa vittoria…

“Quest’anno tutte partite sono difficili e noi siamo stati molto bravi perché l’abbiamo approcciata bene, siamo stati bravi a rimanere in partita anche dopo il gol annullato che poteva destabilizzarci, nel secondo tempo dopo il rigore generoso siamo andati un po’ in difficoltà però questa squadra ha dimostrato di poter reggere, nelle difficoltà ci esaltiamo e questa è la nostra forza, i 3 punti erano fondamentali”;

La sofferenza nei 30’ finali è dipeso da un calo fisico vostro o da un Modena più in palla rispetto al secondo tempo?

“Entrambe, dobbiamo migliorare gli ultimi spezzoni di gara, mentalmente dopo un primo tempo dominato trovarsi con un solo gol di vantaggio nel finale è stata dura, in più il Modena ha dei buoni campi dalla panchina che hanno dato freschezza in campo, negli ultimi minuti ci è venuto un po’ il “braccino”, però abbiamo stretto i denti e l’abbiamo portata a casa”;

Complessivamente meritata la vittoria però…

“Io penso di si, una squadra che approccia la partita in quel modo merita di vincerla a prescindere dal forcing finale degli avversari e dagli episodi a sfavore”;

Ogni volta che vieni chiamato in causa dall’inizio o in corso dai la percezione sempre di grande disponibilità e applicazione…

“Vi ringrazio, sono arrivato a un punto della mia carriera in cui mi metto a disposizione per il bene della squadra, questa è la mia mentalità, cerco di dare tutto sempre per non avere rimpianti, siamo partiti 4 anni fa che stavamo per retrocedere in serie D, per me ad oggi entrare nelle prime otto del campionato è l’unico obiettivo che mi spinge e mi motiva. Avere passato momenti difficili mi ha aiutato a diventare il calciatore che sono oggi, dispiace che l’ambiente non avverta quanto di buono sta facendo questa squadra, stiamo lottando per obiettivi che negli ultimi anni per la Ternana sono stati difficili anche solo da pensare, vorrei che la piazza ci credesse di più”;

Voi ci credete in questo obiettivo?

“Se sono 22 partite che siamo tra le prime otto qualcosa vorrà dire, nel calcio contano i fatti, l’obiettivo minimo è la salvezza ma noi crediamo che possiamo arrivare a giocarci qualcosa di importante a maggio”;

E’ cambiato qualcosa a livello di preparazione fisica?

“No, qualcosa è variato nel lavoro che abbiamo fatto ma non in maniera cosi decisiva, c’è stato un momento nel corso di questa stagione che abbiamo perso un po’ di entusiasmo ed è quello che ha fatto rendere da fuori un calo delle condizioni fisiche, abbiamo sempre lavorato tanto sul campo, speriamo adesso di aver trovato una quadra e di ritrovare quella brillantezza che ci ha caratterizzato nella prima parte di stagione”;

Fabrizio, ora si va a Cosenza, una trasferta difficile, quale tipo di difficoltà può presentare questa partita?

“Sarà una partita difficile, al di là del Cosenza che è una squadra di valore, noi non possiamo permetterci di non trovare continuità se vogliamo ambire a dei traguardi importanti, dobbiamo fare punti anche là, non ci sono alternative”;

E’ vero che l’AIA ti regala una vacanza premio ogni 5 cartellini gialli?

“Sarei in vacanza tutto l’anno (ride, n.d.r). Quello è il mio modo di giocare e non lo cambio, l’importante è non lasciare la squadra in 10, ho giocato più di 200 partite e penso di essere stato espulso 2/3 volte, quindi una ogni 3 campionati, direi che come media ci siamo”;

Rispetto alla tua carriera, ti senti soddisfatto?

“Io penso che nel calcio conta il merito, ogni giorno ha dato tutto me stesso, se ho raggiunto questo vuol dire che ho meritato questo, ho ancora qualche pagina da scrivere, se a Terni riusciremo a raggiungere grandi traguardi allora il mio giudizio sarà più positivo, sono comunque contento della mia carriera”;

Fabrizio non sei solo cartellini gialli però, ricordi il tuo gol contro la Ternana da fuori area quando giocavi nel Lanciano?

“Si, me lo ricordo bene. Era la Ternana di Toscano, qualche volta ci sbagliamo a tirare e la palla entra (ride, n.d.r), quest’anno speriamo almeno di segnarne uno, magari pesante”;

E’ cambiata un po’ la giornata con l’arrivo di Andreazzoli, ce la racconti?

“Lavoriamo sempre tanto, anche con il precedente staff, il mister ha introdotto la colazione la mattina presto allo stadio, è un modo per stare anche un po’ più insieme tra di noi, la società ci ha sempre accontentato in tutto per quanto possibile”;

Fabrizio, prima del tuo arrivo a Terni, chi è stato il tuo mentore?

“Marco Baroni ora a Lecce lo considero un maestro e poi D’Aversa penso che sia uno degli allenatori più preparati”;

Il cambio di allenatore porta con sé sempre degli stravolgimenti, quanto tempo vi è servito per abituarvi ai nuovi metodi di Andreazzoli?

“Eravamo molto legati a Lucarelli e al suo staff, con loro abbiamo passato 2 anni e mezzo, il cambio in corsa non è mai facile, i modi di lavorare sono differenti, mister Andreazzoli è un professore del calcio e quindi ci vuole tempo per fare nostri i suoi insegnamenti, dopo la sosta penso che qualcosa si sta intravedendo”;

Qual è la squadra che ti ha colpito di più? E il singolo?

“Il Frosinone è un collettivo che gioca in maniera fantastica, si aiutano, lottano, corrono e abbinano tutto questo a grande qualità. Mulattieri, il loro attaccante, è un gran giocatore, sia a livello fisico che a livello mentale”;

La partita che ti lascia più recriminazioni?

“Non ce ne è una in particolare, con alcune squadre magari meritavamo di più e abbiamo perso, con altre di meno e abbiamo vinto, le cose si bilanciano alla fine”;

Non credi che davanti ci manchi più cattiveria, più malizia?

“No, io penso che la giusta cattiveria e malizia facciano parte di noi, Andrea (Favilli, n.d.r) ha fatto bene a tirare e a non accentuare la caduta sullo scontro con Gagno, ci ha pensato il giocatore del Modena poi nell’episodio del rigore visto che l’aveva completamente svirgolata”;

A centrocampo c’è tanta concorrenza, quanto ti pesa partire dalla panchina?

“Ogni giocatore deve avere un ruolo, tutti vorrebbero giocare, anche con Lucarelli subentravo spesso, io per caratteristiche fisiche riesco ad entrare bene in partita, magari altri questa cosa la soffrono, io ho ormai un’età che guardo solo al risultato e al bene della squadra”;

Infine, sei uno dei centrocampisti più forti in questa Serie B? Sei d’accordo? I tuoi numeri parlano chiaro, non ti regala nessuno 207 presenze in Serie B…

“Ora è arrivato Nainggolan (ride, n.d.r), quindi ce ne sono anche altri”.