Quadrato dentro la squadra, quadrato intorno alla squadra

Quadrato dentro la squadra, quadrato intorno alla squadra

Sta per iniziare una stagione, un paio di settimane e poi si riprende davvero. E allora è bene tenere a mente un concetto fondamentale. Finché la Ternana non sarà ceduta, ci saranno sempre le montagne russe, sulle voci che arriveranno al di fuori, vista la posizione di Bandecchi. Anche la Ternana sarà oggetto di politica, in qualche modo.

E allora bisognerà prendere delle contromisure e sapere le cose sin dall’inizio in modo che non costituiscano un alibi. Ci vorrà coesione e stessa veduta da parte della parte tecnica e operativa: Tagliavento, Leone e Andreazzoli dovranno essere la linea Maginot della squadra. Dovranno mettere i giocatori in una condizione di sicurezza rispetto alle voci del mondo “esterno” qualunque esse siano (cessione della società, polemiche politiche, esternazioni vari). Dovranno essere loro ad andare avanti secondo i progetti di inizio anno. Senza farsi condizionare. Ma soprattutto senza condizionare il gruppo.

Perché i ragazzi, nuovi o “vecchi” che siano, dovranno fare il loro lavoro. Stare a pensare a quello che succede fuori sarebbe il più grande errore che è possibile commettere. I rischi sarebbero troppo alti, ci sarebbe una completa deresponsabilizzazione del gruppo e i risultati negativi non sarebbero, eventualmente, colpa di nessuno se non dell’ambiente. Volete degli esempi: basta guardare il finale di stagione appena conclusa. O ancora peggio quello che è successo altrove, dove i problemi extra si sono riversati in campo ed è stato difficilissimo arrivare fino in fondo.

E questo lo deve capire anche la piazza, la tifoseria. Dovrà capire che la squadra, magari rinnovata, avrà bisogno di tutto il supporto possibile. Meno critiche (se non quelle necessarie) e più incitamenti. Dimostrare per primi senso di appartenenza, invertire il flusso. Fregarsene delle questioni esterne. Guardare avanti e guardare oltre. In un certo senso essere la prima difesa della squadra: far diventare il Liberati la vera e propria casa della Ternana, soprattutto a livello emotivo.

Altrimenti sarà facile cadere nel buco nero delle recriminazioni e degli alibi. Dopo davvero inizieranno i problemi