Non bastavano tre partite da giocare in una settimana, è arrivato anche il cambio societario a riempire una stagione che ha già prodotto un cumulo di novità che di solito si spalmano in diversi campionati. Monotonia al bando perché a Terni e nella Ternana tutto può succedere anche nello spazio di una sola partita.
Cambio societario, goleada record ai danni del Legnago, infortunio che toglie Damiani dalla disponibilità di Abate per diversi mesi. Sorvoliamo sul primo aspetto già abbondantemente trattato e approfondito in altri articoli, restiamo sulla squadra che ha fatto diventare un allenamento divertente la partita con i veneti. Certo, la differenza di valori in campo è parsa addirittura esagerata. Ma, al netto delle difficoltà degli avversari siamo certi che non sia dipeso anche dalla determinazione mostrata in avvio dai rossoverdi il tracollo della squadra di Gastaldello, poi esonerato? Abate aveva messo in guardia i suoi, aveva chiesto di non abbassare la guardia: Capuano e soci ancora una volta hanno esaudito i suoi desideri e ci sono scappati gli otto gol che, di contro, dovranno essere rapidamente mandati in archivio perché in arrivo c’è il terzo confronto della settimana, quello con l’Arezzo in trasferta, il più complicato del tris.
Difficile perché l’Arezzo è inserito nel gruppo delle papabili per la promozione insieme a Entella, Torres, Pescara e qualche altro. Perché i granata allenati dall’ex rossoverde Troise hanno superato le difficoltà iniziali e si sono attestati nelle zone più alte della classifica.
Sarà un test complicato anche perché Abate che ha abbondato nelle rotazioni con il Legnago dovrà lavorare di fantasia per allestire il proprio centrocampo. Damiani, il regista, non c’è e non ci sarà per un bel po’, Aloi è ancora ai box, Corradini non è al top tanto che mercoledì è uscito con buon anticipo. De Boer è cresciuto e può essere un puntello ma il reparto resta terribilmente corto e lo stesso Krastev che ha qualità per adattarsi in mezzo al campo non è al meglio, tanto da non essere entrato tra i convocati mercoledì.
Intanto, sempre a proposito del centrocampo, l’infortunio di Damiani concede alla Ternana la possibilità d’integrare la rosa dei 23. Ipotesi Viviani e in alternativa possibilità di pescare lo svincolato giusto. Scelta meno semplice di quanto può sembrare, sicuramente delicata per il ruolo chiave che chiama in causa.
Tutto questo ci riporta al momento. La Ternana è cresciuta e continua a crescere, la società è cambiata ma ancora c’è da capire le componenti che l’animeranno ed il programma predisposto da Stefano D’Alessandro. Ma anche le altre squadre crescono e le difficoltà proposte dagli infortuni ai centrocampisti potrebbero minare certe sicurezze.
I motivi per ritenere la sfida di Arezzo una tappa fondamentale nella stagione della Ternana sono davvero tanti. Un risultato positivo, magari con l’ennesimo clean sheet garantirebbe una spinta formidabile alla squadra che, non va dimenticato, ha sempre il peso della penalizzazione da smaltire. Per questo la vittoria del Pescara a Chiavari ha un po’ rovinato il sogno rossoverde: scattare davanti a tutti per creare quel cuscinetto di punti che l’avrebbero messa a riparo anche dalla penalizzazione. Un obiettivo soltanto rimandato.
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