Siena-Ternana – UP & DOWN
UP
VANTAGGIATO: potete dirgli quello che volete. Che non ha più lo smalto di una volta, che non partecipa alla manovra, che potrebbe impegnarsi di più (anche nel corso di questa partita). Ma il fiuto del gol non lo perderà mai. E’ lì, è sempre lì. La porta non la vede soltanto. La sente. Prende la traversa con una sassata direttamente su punizione, poi fulmina ancora una volta il Siena, dopo averlo demolito con la maglia del Livorno in un derby. E infatti saluta la curva senese, a modo suo.
MARCONE: stai a vedere che Marcone, zitto zitto, non stia scalando posizioni nelle gerarchie dei portieri della Ternana. Reattivo, anche sulle proprie sbavature. Sicuro. In uscita e fra i pali. Il Siena attacca, ma lui risponde. E la Ternana, ancora una volta con lui in porta, non prende gol. Sarà un caso, sarà coppa Italia (ma arrivati a questo punto tutti vogliono vincere e andare avanti), ma un applauso a scena aperta se lo merita proprio
BERGAMELLI: a simbolo di tutta la difesa, che stavolta non ha concesso neanche un centimetro agli avversari. Si sono immolati, tutti, per difendere la porta di Marcone. Ognuno con le sue armi. Le chiusure eleganti di Sini, i colpi di testa di Russo, l’irruenza di Bergamelli. Senza contare chi è entrato poi in corso d’opera. Questo è lo spirito che serve. E se in settimana avevamo puntato il dito contro una difesa troppo ballerina, stavolta non possiamo che applaudire l’abnegazione e l’applicazione
Down
PARTIPILO: sgombriamo il campo dagli equivoci: a nostro avviso ha fatto una buonissima partita. Ma quel palo preso sullo 0-1 poteva pesare moltissimo. Ed è il secondo clamoroso errore davanti alla porta, dopo quello di domenica scorsa contro la Casertana. Evidentemente non è un periodo fortunato per il fantasista rossoverde. Ma non si abbatta: l’importante è arrivarci lì. Prima o poi tornerà tutto nella norma: non può piovere per sempre.
PAGHERA il suo apporto doveva essere quello di assaltatore di caviglie avversarie, di incursore in aree avversarie. Doveva tenere alto il baricentro, aumentare il ritmo. Non c’è riuscito perché il Siena ha avuto un’ottima circolazione della palla e perché il centrocampo inedito dei rossoverdi stasera non lo ha supportato. Paga la prestazione poco brillante con il cambio fra primo e secondo tempo
NESTA: l’eroe di Avellino non ripete la prestazione. Ma non buttategli la croce addosso. Non tutte le partite sono uguali, soprattutto se hai 20 anni. Fa benissimo Gallo a dargli fiducia e a mettergli minuti nelle gambe. Ha bisogno di prendere confidenza con il suo nuovo ruolo e non potete sempre chiedergli di risolvere le partite. I giovani vanno aspettati…