Ternana- Al Liberati, fino al giorno della sentenza del Coni, ci sarà Don Chisciotte – VIDEO E TESTO

Ternana- Al Liberati, fino al giorno della sentenza del Coni, ci sarà Don Chisciotte – VIDEO E TESTO

Una battaglia, quella che la Ternana sta portando avanti nelle aule dei tribunali per poter essere ripescata in Serie B, una battaglia difficile e che la contrappone a molti dei cosiddetti poteri forti del calcio, una battaglia che in alcuni frangenti ha preso le sembianze di quella portata avanti da Don Chisciotte contro i suoi mulini a vento. 

Per rimanere in tema, infatti, "Oggi, domani e dopodomani l'impianto audio dello stadio Liberati trasmetterà per 3 volte consecutive, alle 11.00 ed alle 16.00, la canzone "Don Chisciotte", di Francesco Guccini".

Abbiamo scelto di farvi leggere il testo e di farvi ascoltare la canzone di Guccini:

Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,

di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti

per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza

come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.

Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,

ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;

proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto

d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:

vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso

l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,

e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,

ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo !

Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante

e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,

colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte,

com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte…

Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,

contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore…

E' la più triste figura che sia apparsa sulla Terra,

cavalier senza paura di una solitaria guerra

cominciata per amore di una donna conosciuta

dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,

ma credendo di aver visto una vera principessa,

lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.

E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,

non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere

e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini

proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini…

E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello:

io che sono più realista mi accontento di un castello.

Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,

quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza…

Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,

solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:

per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori

e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri !

L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,

anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,

ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa

il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa…

A proposito di questo farsi d'ombra delle cose,

l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese

le ha attaccate come fossero un esercito di Mori,

ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori

era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ?

Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore,

credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane

il solo metro che possiedo, com'è vero… che ora ho fame !

Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,

ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,

l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,

preferisco le sorprese di quest'anima tiranna

che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,

ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.

Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,

ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire…

Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante

e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,

ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,

riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?

In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,

dove regna il "capitale", oggi più spietatamente,

riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero

al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?

Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro

perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ?

Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,

farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?

Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani

e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,

sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:

siamo i "Grandi della Mancha",

Sancho Panza… e Don Chisciotte !