Ternana, cambia tutto. Ma ora devi salvarti
Sono bastati un altro risultato negativo e praticamente tutto è cambiato. Una trasformazione che è iniziata anche prima e che ora è diventata totale. Prendete la squadra del 31 di agosto. Un allenatore giovane, con tanta voglia e con poca esperienza di B. La rosa più verde di tutta la serie B, insieme al Brescia. Nessun direttore sportivo. Dopo 6 mesi, 4 sconfitte consecutive e 20 punti in classifica il mercato fatto finora è il assoluta controtendenza rispetto a quello estivo. Sono arrivati dei giocatori esperti, importanti dal grande curriculum ma naturalmente anche dalla carta d’identità più logora. C’è un direttore sportivo che giorno e notte pensa non solo alla costruzione della sua squadra ma è presente al campo e cerca di intervenire dove l’allenatore non arriva o non riesce. E poi è cambiato l’allenatore. Ora c’è Gautieri, uno che di serie B ne ha masticata parecchia. Miracolo a Lanciano (doppio, salvezza compresa), bene a Livorno, salvezza lo scorso anno con il Latina. Ora insomma gli ingredienti per poter raddrizzare la barca ci sono tutti. Sperando soltanto che non sia troppo tardi, che la rincorsa non sia troppo difficile.
Quello che si chiedeva a questa società all’inizio di questa stagioneè arrivato in ritardo. Perché se la Ternana si trova in questa pericolosa situazione di classifica lo deve certamente agli errori di chi era in panchina (e che infatti ha pagato con il posto), a quelli di chi era in campo (e infatti si sta cambiando buona parte della rosa) e perché no anche alla sfortuna. Ma per avere quei 4/5 punti in più che sarebbero significati una situazione nettamente più tranquilla e che magari avrebbe potuto fare da volano anche per umore e classifica, sarebbe bastato poco. Le scelt sbagliate si pagano, purtroppo. Longarini non ha mai perso l’entusiasmo per questa squadra e la sua linea è stata chiara sin dal principio. Ma un progetto come il suo (Ternana giovane e in grado di potersi autogestire) è un progetto amibizioso che ha bisogno di step e di persone giuste. Di essere seguito. Di avere margini di errore. Ha bisogno di dirigenti seri e preparati che possano seguire le direttive. Seguire e non inseguire. È questo il segreto. Avere la forza di correggersi eventualmente, se dovessero esserci errori.
Ma non può più esserci improvvisazione. Non soluzioni last minute. Ora si deve partire da qui per cominciare veramente a crescere. La separazione con Carbone deve essere un monito: non si può sempre ripartire da capo. Si deve trarre un insegnamento anche dalle vicende negative. Fiducia dunque a Gautieri, fiducia a Pagni. Cominciamo a dare fiducia anche ai “vecchi” di questa Ternana, quelli che credono nel progetto. Quelli con cui ancora il rapporto non si è compromesso (per mancanze della società): fiducia a Zanon, a Coppola, a Meccariello, a Valjent. Fiducia a Defendi, a Ledesma (anche se è appena arrivato). Facciamo in modo che su questi personaggi si possa costruire il futuro. Partendo dal presente. Con la collaborazione di chi in questa maglia crede ancora: quelli che anche se sono a scadenza o in prestito non hanno mai tirat indietro la gamba. E che sinceramente sono la maggior parte, per fortuna. Ma queste risorse cerchiamo di non buttarle. La salvezza può ancora arrivare. Anzi deve. E deve essere il primo passo per una normalizzazione. La Ternana non può perdere la B: ora tutti testa bassa e pedalare. La B è una risorsa per tutti.