Pesaro, Legnago in casa quindi Arezzo. Tre partite in poco più di una settimana. Il campionato comincia a proporre ostacoli sempre più difficili da superare. Per la Ternana, non bastasse la forza degli avversari, c’è da scansare anche tutti i problemi societari che hanno invaso le cronache, monopolizzandole, negli ultimi giorni. Quasi da far passare nel dimenticatoio l’eccellente 3-0 rifilato dai rossoverdi al Pineto.
Ignazio Abate però, che il calcio di più alto livello l’ha frequentato per parecchio, che la sua gavetta l’ha fatta da calciatore, ha capito qual è il modo migliore per vivere certe situazioni. Isolarsi. Ed è quello che ha fatto, spiegandolo senza giri di parole. Lo staff, la squadra, i direttori, staff medico magazzinieri, tutti quelli che orbitano intorno alla squadra raccolti in un solo gruppo coeso. Perché è una storia che si ripete (più volte purtroppo da queste parti) che vuole la squadra più forte della società, una sorta di ancora alla quale Guida può aggrapparsi per vendere un prodotto di qualità.
Quindi squadra concentrata al massimo per affrontare un avversario che in molti hanno etichettato come la rivelazione del torneo. Vis Pesaro di gamba e di buona qualità, campo in sintetico, previsioni meteo che rischiano d’influenzare il normale svolgimento della gara.
Come affronteranno i rossoverdi questo avversario che, per ora, li guarda dall’alto in basso in classifica? Probabilmente con gli undici iniziali che Abate ha utilizzato contro il Pineto. Chiaro che il tecnico non ha concesso anticipazioni ma è stato chiarissimo nell’affermare che oggi a lui interessa mandare in campo la squadra che gli da più fiducia. Per la sfida di mercoledì si vedrà. Il campionato infatti è appena iniziato e parlare di turnazione sembra un po’ azzardato. Se cambi ci saranno (minimi) dipenderanno dalle caratteristiche dell’avversario e, più ancora, dalle condizioni dei rossoverdi che Abate ha comunque dato in buona condizione perché la Ternana a Gubbio aveva finito meglio degli avversari e anche col Pineto ha corso bene fino alla fine.
Sarà una Ternana aggressiva, capace di giocare nella metà campo avversaria per recuperare in fretta il pallone, far valere il proprio palleggio e la qualità degli interpreti. Dovrà aggiungere qualcosa a quanto messo in mostra domenica, magari qualche giocata interna. Crescendo la condizione di Cianci, Curcio e Cicerelli l’operazione potrebbe riuscire. Ma potrebbe essere anche la giornata di qualcuno che entrerà della panchina perché Abate considera tutti titolari, tutti fondamentali per la causa, sia che giochino dall’inizio che a gara in corso.
Insomma, la sensazione è che questo che inizierà con il Pesaro sarà un vero e proprio esame di maturità, tecnica e mentale. Con il picco di difficoltà proposto dalla trasferta marchigiana e un prosieguo meno complicato. Sulla carta. Ma come insegna il calcio la realtà spesso cancella le previsioni. Staremo a vedere. Però una certezza c’è: il sostegno che i tifosi garantiranno alla squadra della quale stanno apprezzando le qualità. In quel blocco unico evocato da Abate ci sono anche loro. Ovviamente.
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