Ternana: gli anni dei Longarini
Era il marzo del 2004 quando Luigi Agarini lasciò la Ternana nell'anno che avrebbe potuto portare, di nuovo, ad una storica promozione in Serie A, nelle mani di Edoardo Longarini; una guida, quella della famiglia del patron di Tolentino, durata quasi quattordici anni, tutti passati fra cadetteria e Serie C.
Quasi quattordici anni in cui la proprietà ha diviso le opinioni della piazza, trovando sempre l'ostilità di molti dei tifosi rossoverdi che, tra le altre accuse mosse alla famiglia Longarini, hanno sempre contestato la scarsa presenza, non solo fisica, nella quotidianità della Ternana e ternana, ma anche una certa frenesia nel cambiare allenatori, dirigenti, collaboratori e giocatori; poi le ripicche, gli screzi, un momento nero per la Terni calcistica. Sono stati 34 i cambi di allenatore sulla panchina delle Fere, la maggior parte negli anni bui della Serie C prima e della Lega Pro poi, cambiamenti fatti di nomi nuovi ma anche di ritorni, fatto che non ha sicuramente contribuito a dare stabilità alle squadre che si sono susseguite negli anni. Anche a livello di presidenza effettiva della Ternana Calcio, la musica cambia poco, dal momento che dal 2004 si sono avvicendati nel ruolo di Presidente sei persone: nel 2005/06 Ferramosca, dal 2006 al 2010 Dominicis, poi tornato come Amministratore Delegato due anni fa, la stagione 2010/11 ha visto il tanto contestato Deodati, mentre dall'anno dopo fino al 2015 a presiedere è stato Zadotti. Prima che si insediasse Simone Longarini, proprio due anni fa, a tenere in mano le redini della società di via Aleardi è stato per circa un mese l'avvocato Masoni, presentato in conferenza stampa e di fatto subito destituito a favore del giovane figlio di Edoardo. Purtroppo anche con il ritorno di un esponente della famiglia, i rapporti con la città e con i tifosi non sono cambiati nè migliorati, probabilmente anche per la mancanza di contatto fra Simone Longarini e Terni, per una assenza che si sperava potesse terminare e che invece si è continuata a protrarre nel tempo. Ci sono stati momenti più difficili di altri da gestire come le due retrocessioni, la prima in Serie C1 nel 2006 e la seconda, forse ancor più dolorosa, in Lega Pro Seconda Divisione nel 2010, arrivata ai playout contro il Foligno; ci sono stati momenti di grande gioia, come la vittoria del campionato e la nuova promozione in Serie B nel 2012, da ripescati e dati per finiti quasi da tutti.
La famiglia Longarini lascia la Ternana, ancora in Serie B (il prossimo sarà il sesto consecutivo dopo i primi tre anni di gestione), e lo fa dopo uno degli anni peggiori passati in cadetteria, uno dei più tribolati che sembrava destinato a terminare con la terza retrocessione della gestione e che, invece, è finito coi festeggiamenti post-Ascoli e con gli applausi. Termina così un'era, fatta di qualche momento alto ma anche di tanti periodi bui, di tensioni e di incomprensioni ma anche di qualche festeggiamento importante; finisce la Ternana dei Longarini e ne inizia una nuova, diversa, con la speranza che alcune cose possano cambiare mentre alcune altre possano rimanere come sono oggi.