Ignazio Abate si è calato nella parte, nel clima di una partita, quella con il Gubbio che, personalmente considero “straregionale” ma che, per facilità di espressione, come il tecnico definirò un derby, il primo sulla strada dei rossoverdi che più in là dovranno incrociare anche il Perugia.
Comunque, al di la delle definizioni più o meno ricercate, Abate ha parlato di squadra umile, con la bava alla bocca e gli occhi di fuoco. Immagine chiara per capire cosa chiederà ai suoi al Barbetti di Gubbio. Una partita vera, da squadra: la dimostrazione tangibile di quella crescita che i suoi lasciano intravedere in allenamento e che adesso lui si aspetta di ritrovare in campo.
Una crescita parzialmente palesata nella gara vittoriosa di Pontedera ma ancora insufficiente per arrivare a quei livelli di eccellenza che la rosa messa a disposizione dalla società può garantire. Stavolta Abate avrà l’intero organico a disposizione, fatta eccezione per Aloi infortunato. Non saranno ancora al top della condizione Cianci (comunque subito in gol a Pontedera) e Curcio ma dovessero anche partire dalla panchina potrebbero diventare armi letali all’occorrenza. Potremmo quindi ritrovare in campo una prima versione della Ternana disposta a lavorare ai fianchi gli avversari per poi far posto agli uomini della panchina, una strategia legittima visto che cinque cambi possono trasformare qualsiasi squadra e la storia di ogni partita,
Staremo a vedere. Di sicuro però anche se arriva alla terza di andata, questa sfida con il Gubbio, seconda esterna consecutiva, assume già un’importanza niente affatto trascurabile. Dopo il flop all’esordio i rossoverdi hanno vinto a Pontedera: aspettarseli protagonisti vincenti anche a Gubbio è lecito. Lo pensano gli oltre mille tifosi che avranno al seguito. Così fosse manderebbero un segnale inequivocabile al torneo stante la forza del Gubbio che, non a caso è primo in classifica e con la porta inviolata.
Conta più per la Ternana che per la squadra di Taurino? Crediamo faccia poca differenza perché anche il Gubbio, al di la di certe affermazioni volte alla cautela nutre ambizioni importanti. Lo ha lasciato intendere il presidente Notari con quel “arrivassero sei punti dalle partite con Ternana e Perugia…”. Quei punti di sospensione sono più chiari di qualsiasi dichiarazione. Il Gubbio ci crede, è squadra ben costruita ed ha ambizioni. Un test probante per la Ternana in fase di assestamento. Superarlo senza danni è l’obiettivo minimo, fare il pieno è quel traguardo che una squadra convinta della propria forza deve avere.
Detto questo aspettiamo la partita ancora con maggiore curiosità delle precedenti perché questa Ternana ha un potenziale importante che dev’essere espresso in campo. Prima ci riuscirà e meglio sarà per la sua storia nella stagione del centenario che non merita di essere banalizzata. Perché 100 anni di storia vanno tutelati. Magari anche celebrati. Ma di questo ne parleremo tra qualche mese. Ora conta soltanto il Gubbio.
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