Ternana – Provarci è l’imperativo, programmare è un obbligo
Inutile stare a ricordare quanto sia impervia, difficile e ai limiti dell'impossibile la strada che potrebbe portare la Ternana ai playout, che ormai sono l'unico modo attraverso cui i rossoverdi possono sperare di mantenere la Serie B. Non serve ripetere tutte le difficoltà sul cammino, dicevamo, quello che invece ci preme di sottolineare è che la Ternana ha l'imperativo di provarci fino a che non arrivi la condanna della matematica, ed anche allora di cercare di non retrocedere come ultima squadra del campionato, per orgoglio, ma anche per eventuali ripescaggi o mancate iscrizioni. Non è bello mettere così le mani avanti e prepararsi per sopperire a possibili disgrazie altrui, ma il calcio è anche questo, è anche calcolo e lungimiranza.
Provarci, dunque, fino alla fine, sperare nel miracolo ma, al tempo stesso, iniziare a pensare a come potrebbe essere il prossimo campionato, anche nel caso la Ternana dovesse confermare la retrocessione in Serie C. Quello che servirà, appena terminata questa stagione, sarà comunque vada annunciare il nuovo direttore sportivo e fare chiarezza sul futuro dell'allenatore, per porre le basi dalle quali ripartire. Una volta gettate le fondamenta del nuovo progetto, fosse anche nella terza serie italiana, serve trasparenza sugli obiettivi, senza proclami roboanti, semplicemente ci si aspetta che la società dica chiaramente cosa vorrebbe ottenere. Ambizioni che, però, vadano di pari passo con le azioni concrete, con il mercato, con la scelta di tutte quelle componenti che andranno a formare la Ternana del futuro. Insomma, imparare dagli errori dovuti all'inesperienza e ad un pizzico di presunzione da parte di alcuni attori di questa prima stagione targata Unicusano.