Ternana-Bari 0-0, le pagelle: Luperini il più pericoloso, Raimondo che rabbia Labojko e Pyythia ancora in ombra

IANNARILLI 6 praticamente nessun intervento nel primo tempo. Le iniziative baresi, quando arrivano, non lo impegnano, pur essendo pericolosi. La prima parata arriva sulla punizione di Aramu: non perfetta ma efficace.

DIAKITE’ 6 gioca praticamente tutta la sua partita con l’ammonizione sulle spalle che poi suona come una sentenza per il primo cambio deciso da Lucarelli. Si fa trovare sempre pronto, non condizionato, tranne in una circostanza – poco dopo il giallo – quando lascia andare Moracchioli (dal 46’ CELLI 6 la sua voglia, il suo entusiasmo, la sua generosità ha sempre una doppia faccia. Lo porta ad essere sempre sul pezzo o a rischiare tantissimo – anche la propria incolumità!)

CAPUANO 6,5 ha preso in mano subito la difesa. Anche quando è in difficoltà trova il modo di uscirne, con efficacia. La Ternana non subisce il Bari: spazi chiusi e controllo a vista degli avversari. E per la prima volta non ci sono gol subiti.

MANTOVANI 6 soltanto una volta viene tagliato fuori da un invito di Moracchioli per Nasti che poi calcia (pericolosamente) fuori. Per il resto sia a sinistra che a destra offre la consueta garanzia. Poche sbavature

CASASOLA 6,5 è un diesel, anche nel gioco. Comincia piano e finisce in crescendo. Prova comunque ad aggredire l’avversario, sfruttando le sue doti atletiche. Soprattutto nel secondo tempo produce cross, anche interessanti. Spinge e prova a creare superiorità

LUPERINI 7 è decisamente il più pericoloso e contestualmente il migliore. Dopo una prima parte, accorta, come tutta la squadra, comincia a carburare e mette la sua firma all’interno della gara. La firma la potrebbe mettere davvero al 65’ quando su assist di Favasuli non riesce a centrare la porta da un paio di metri, disperandosi. Ci riprova qualche minuto dopo: più difficile, ma comunque non fortunato. E poi ancora all’ultimo secondo con un colpo di testa finito di poco a lato. E pur essendo il più pericoloso, è molto efficace anche in interdizione.

LABOJKO 5,5 non brilla: né in fase di costruzione, né in fase difensiva. Qualche pallone perso, con una Ternana bassa trova anche poche soluzioni di passaggio. Nel secondo tempo si abbassa ancora di più, per consentire a Mantovani di sganciarsi più spesso (dal 76’ MARGINEAN 6 si mette in mezzo, probabilmente in un ruolo non suo. Diligente)

PTTHYIA 5,5 in ombra tutto il primo tempo anche lui, non riesce, se non a sprazzi, a far vedere quanto invece aveva dimostrato nelle partite precedenti (intensità, gioco di prima, aggressività). Nel secondo tempo un brutto pallone perso, per fortuna senza conseguenze. (dal 58’ FAVASULI 6,5 ha la capacità di entrare subito in partita e di rivitalizzare la manovra rossoverde. Riesce sempre a dare la scossa)

CORRADO 6 sottotono anche lui nel primo tempo. Non era riuscito mai ad aprire il gas a sinistra. Nel secondo, dopo l’ingresso di Favasuli, comincia a spingere e la Ternana non solo comincia a crossare ma anche a creare pericoli, anche dalla sinistra. Un finale in crescendo: dove abbiamo visto il vero Corrado.

FALLETTI 6,5 capisce che per giocare di più deve abbassarsi con il rischio di lasciare troppo solo Favilli, ma altrimenti di palloni non ne arrivano. Con un paio di giocate illumina la scena. Avrebbe una buona chanches per segnare, ma colpisce troppo sotto il pallone, nel finale del secondo tempo, poco prima di uscire (dal 82’ DIONISI sv un numero di magia in area di rigore per un tiro abbozzato di Favasuli)

FAVILLI 5,5 il primo tiro arriva nel secondo tempo, giusto prima della sostituzione, tanto per farvi capire che difficoltà ha avuto Favilli durante la gara. Pochi palloni, tanti calci, come nella partita ultima contro la Cremonese (dal 58’ RAIMONDO 6,5 come la scorsa in casa eredita in tutto e per tutto le incombenze di Favilli, non riuscendo neanche lui a trovare soluzioni diverse. Poi però appena ha un pallone giocabile sente la porta come pochi: solo il palo lo ferma, a 6 minuti dalla fine. Al 90esimo ne ha un altro. E lo scaglia in porta, anche qui in mezzo a tre avversari: Brenno trova l’istinto e il pallone, sopra la sua testa)