La Ternana col mese di dicembre non sembra avere un buon rapporto: dal ritorno in B fino ad oggi, a ridosso del Natale i rossoverdi si ritrovano sempre a doversi giocare la partita della vita, quella che dovrà decidere il futuro. Questo campionato, nonostante le premesse e le promesse fossero diverse, non fa eccezione, e giovedì le Fere si troveranno al Liberati a dover scendere in campo col coltello fra i denti, chiedendo più del massimo a loro stesse, per battere la Pro Vercelli, diretta concorrente nella lotta salvezza nella quale, per una volta, avremmo preferito non trovarci.
Non ha paura delle sfide la Ternana, eppure il doversi giocare il tutto per tutto al limitare del giro di boa, per di più con qualche acciaccato importante, non è mai condizione invidiabile, soprattutto considerando i tanti fattori che possono interferire. Gli indisponibili saranno, come comprensibilmente avrete intuito, Andrea Signorini e Daniele Gasparetto, che di fatto si sono annientati da soli al Barbera e che non potranno assolutamente recuperare per questo finale di girone.
I fattori da considerare sono molti. Partiamo dagli avversari che, dopo l'esonero di Grassadonia, affidano la panchina ad un ex rossoverde, Gianluca Atzori: la Ternana dovrà essere brava a sfatare il tabù del nuovo allenatore, che vuole che una squadra che cambia tecnico vinca sempre la prima partita. Guardando poi in casa Fere, non va sottovalutata la questione ansia: la consapevolezza di dover far punti a tutti i costi e di non poter far altro che vincere potrebbe non essere una buona compagna di viaggio. La partita di giovedì sera, inutile nasconderlo, vale mezza stagione: vincere per Pochesci e i suoi ragazzi equivarrebbe a dare una spinta verso l'alto soprattutto al morale, non farlo significherebbe il baratro. La Ternana dovrà poi battersi e sconfiggere ancora una ulteriore “maledizione”, ovvero quella che vuole che più importante è la partita e più i rossoverdi avranno la vita difficile. E' un'equazione antipatica e inspiegabile, ma Defendi e compagni dovranno necessariamente battere la Pro Vercelli anche per sfatare questo mito: gli scontri diretti, che sono poi quelli che contano di più ai fini della salvezza, sono sempre ostici alla Ternana.
Per fortuna i rossoverdi quest'anno ci hanno dimostrato più volte di non essere una squadra rinunciataria e sottomessa, bensì un gruppo capace di giocarsela con tutti al massimo delle proprie possibilità, a volte anche un pizzico in più. Dal giovanissimo Plizzari fino a Montalto, compresi tutti quelli che sono subentrati a partita in corso, anche solo per pochi minuti, questi ragazzi stanno dimostrando di avere un gran carattere, pur con tutti i limiti e le imprecisioni che non possiamo nascondere.
Quello che servirà giovedì sera, in realtà, non sappiamo dirvelo, non sappiamo come si batte la Pro Vercelli né come si vince uno scontro diretto, quello che sappiamo, però, è quello che vogliamo vedere in campo. Non basteranno undici Fere, ce ne vorranno a migliaia, in campo e sugli spalti, in panchina e in tribuna, perchè i grandi risultati difficilmente si ottengono in solitaria, le cose importanti vanno conquistate insieme e condivise. Forza Ternana, forza ternani, la posta in palio non è alta, è tutto quello che c'è.
Dura presa di posizione degli ultras rossoverdi che domenica hanno deciso di manifestare contro le…
Dopo le tre sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, la posizione dell'allenatore della Torres…
Un nuovo ingresso in società, che comincia quindi il suo processo di consolidamento, dopo i…
LOIACONO PARLA DEL SUO ARRIVO IN ROSSOVERDE E DEL FUTURO CON LE FERE Giuseppe Loiacono,…
Il Perugia allarga la propria struttura societaria: dopo l'esperienza al Napoli arriva Mauro Meluso nel…
Nel prossimo turno la Ternana sifderà al Liberati il Milan Futuro che intanto avanza in…