Ternana-Spal una sfida fra squadre “fortunate”
Si può definire nel calcio la fortuna? Perché di sfortuna abbiamo sempre sentito parlare (i pali, i “quello lo segnavo anche io”, decisioni arbitrali discutibili) ma per la fortuna non c’è mai nessuno che possa certificarlo.
E non è che noi vogliamo essere gli scopritori di un parametro unico (anche perché non ne siamo in grado e anche perché parliamo di un dato parziale), ma analizzando le statistiche abbiamo trovato un dato curioso, che vale la pena prendere in considerazione.
Parliamo sempre di XGol, ovvero di gol attesi rispetto alle occasioni da gol create (o subite). Ovvero: quanto una squadra (secondo i numeri) avrebbe dovuto segnare (o subire).
Bene Ternana e Spal, prossime avversarie al Liberati, sono fra le squadre in B a far funzionare i propri attacchi e le proprie difese meglio di quanto dicano i numeri.
Andiamo subito al sodo: la Ternana, secondo i numeri, avrebbe dovuto segnare 11,54 gol finora in campionati. Ne ha fatti 17. Sulla stessa falsariga la Spal che ne avrebbe dovuti segnare 10,63 e ne ha fatti 16. Insomma un bel po’ in più. Più di 5 gol: il dato migliore di tutta la B.
A cosa è dovuta questa differenza? In primis alla qualità degli attaccanti. Significa che le due squadre sono riuscite a segnare anche in situazioni in cui era difficile farlo. Significa che la tecnica individuale di chi ha segnato è superiore alla media. E che il momento di forma degli attaccanti (come minimo) è certamente di livello. Capitano quei periodi che segni sempre no? Bene: evidentemente questo è uno di quei periodi per Spal e Ternana.
La stessa cosa succede anche per i dati della difesa. La Ternana è più in linea della Spal: avrebbe dovuto subire 14,18 gol e ne ha subiti 13, quindi 1,18 in meno. La Spal addirittura molto meglio, di gran lunga la migliore in B sotto questo aspetto: avrebbe dovuto subire 19,32 gol ne ha subiti invece 14, ovvero 5,32 in meno.
Anche qui come ce la spieghiamo? Con uno stato di forma importante di difensori e portiere e magari anche nella scarsa vena degli attaccanti avversari che in alcune circostanze si vede che hanno sbagliato un bel po’ sotto porta. Ma anche nella capacità di aggressione e di rendere difficile una cosa che sembra facile.
Il combinato di queste due differenze (il saldo positivo per i gol fatti e subiti) fa della Spal (nettamente la più in “forma” in questi parametri) e della Ternana le prime due squadre della B. Appaiata alla Ternana la Reggina, un pelo sotto il Frosinone. Non a caso altre due squadre che stanno facendo molto bene.
Insomma chiamatela fortuna, chiamatela forma o, come direbbero gli inglesi “overperformance”. Ma il buonissimo avvio della Ternana è certificato anche dai numeri. E il momento va cavalcato.
Perché generalmente a fine stagione lo scarto è minimo (al termine del campionato). Ma la Ternana, soprattutto per quanto riguarda i numeri offensivi, ha dimostrato in passato di essere ancora più efficace. E quindi sa di avere margini di crescita. Per fare in modo che non ci sia “soltanto” la qualità a risolvere le partite, ma anche la struttura. Che è l’arma migliore a disposizione di Palumbo e dei suoi compagni.