Tesser alla stampa: “Bastrini non ci sarà. Gavazzi? Gioca. Niente paura del Perugia”

Tesser alla stampa: “Bastrini non ci sarà. Gavazzi? Gioca. Niente paura del Perugia”

Così Tesser in conferenza stampa alla vigilia del derby umbro: "La tensione c'è, vediamo di portarla in termini giusti domani. È stata una settimana di lavoro positiva ma con diverse assenze. Ho visto impegno e il clima che i tifosi ci hanno regalato ci ha dato una mano.

Valjent e Gavazzi? Sono rientrati e recuperati, ma Gavazzi ha fatto il primo allenamento oggi. Ho lavorato per tutta la settimana con una difesa a quattro, però l'infortunio di Bastrini – che si fermato stamattina – mi costringe a una riflessione più ampia: domani non ci sarà, dunque non sono più sicuro di giocare a quattro dietro. Janse invece verrà in panchina grazie alle infiltrazioni. Bojinov sulla trequarti? Sicuramente non dall'inizio, forse a gara in corso. Ma forse anche da attaccante. Falletti? Non è ancora pronto. Quindi semmai Gavazzi, tra le linee. La partita a mio giudizio non sarà segnata da tatticismi, prevendo intensità e spettacolo.

Il Perugia? È una squadra di grande qualità che sta facendo molto bene. Hanno avuto alti e bassi ma a gennaio si sono rinforzati. Sono forti fisicamente, hanno buon temperamento e giocano palla a terra. Punto. Poi domani tocca a noi, voglio una prestazione di alto livello da tutti: più duelli si vincono in campo, più si può far bene. Non dobbiamo avere paura del Perugia. Rispetto sì, paura no.

Crecco? Sta molto bene ora. Meccariello? È migliorato, abbiamo cercato di motivarlo, sta a lui crederci. Ha avuto difficoltà mentali, più che tecniche: se vuole diventare un grande giocatore deve continuare così.

I derby? Da giocatore e da allenatore mi sono capitati. Ma questa è una roba particolare: è il derby più importante che abbia mai vissuto, anche se ho i capelli bianchi. L'ho capito già in occasione della partita d'andata. Come giocheremo? Bisogna avere la forza e il coraggio di giocare: essendo propositivi si hanno più possibilità. Essere rinunciatari o giocare solo di rimessa, invece, è più faticoso".