Tesser e il cambio di modulo: si torna indietro per necessità o convinzione?
In questi mesi l’occhio al suo 4-3-1-2 l’aveva sempre strizzato. Ma anche se in allenamento la difesa a quattro ogni tanto faceva capolino, alla fine la domenica sempre 3-5-2 vedevamo. Certo, qualsiasi allenatore, durante la settimana (soprattutto se serio e preparato come Tesser) lavora su più soluzioni di gioco. Ma per Tesser il 4-3-1-2 è IL modulo. Il suo modulo, quello con cui ha vinto campionati, quello con cui si sente più a suo agio.
Ma l’allenatore della Ternana sa anche essere uomo duttile. Solo gli stupidi non cambiano mai idea e Tesser ha capito che con la difesa a 3 (o a 5, come meglio credete) la squadra si sente più sicura. L’unico grande difetto è che lo sviluppo della manovra non è mai stato fluido se non in contropiede.
Insomma la soluzione sembra la migliore quando si tratta di difendere, ma quando la squadra è chiamata ad attaccare fa più fatica. Anche con questo si potrebbe spiegare l’Avenatti dipendenza (d’altronde Felipe è uno che la giocata la cerca e ha dimostrato anche di averla).
E’ soprattutto per questo che Tesser non ha mai abbandonato la difesa a quattro. Perché con un uomo in più a centrocampo, soprattutto il trequartista, Tesser sa come sviluppare meglio la manovra.
Ma è il solito gioco della coperta: se la tiri da una parte, si scopre l’altra.
Forse l’obiettivo dell’allenatore della Ternana è quello di poter avere una squadra camaleontica: proprio come è successo sabato scorso contro il Vicenza: un cambio (o magari neanche quello) e switch di mentalità e posizioni in campo. Ecco quello sarebbe perfetto… ma attenzione, perché cambiare sistema di gioco non è sempre uno scherzo e una mera situazione di numeri.
Provate a parlare con un allenatore: ci sono i puristi della linea a 4 e quelli della linea a 3. E’ una questione di filosofie, di copertura del campo, di uscite palla al piede, di chiusure e di scivoli. Cambia il punto di vista. Quindi bisogna avere un gruppo duttile e molto sveglio.
Dopo mesi di lavoro però questa squadra sembra aver assimilato i concetti base.
E se allora il 3-5-2 non è più brillante come una volta, un ritorno alla difesa a 4 potrebbe essere più convinzione che necessità (visti gli infortuni questa settimana abbiamo visto più volte visto riproposto questo sistema di gioco). L’importante è che la squadra si senta convinta: è l’unica cosa che conta