Tesser: “Grazie a Terni e la Ternana, ma è finito un ciclo. Ascolterei proposta se…”
E' il giorno dei saluti. Attilio Tesser ringrazia Terni e la Ternana, e lo fa incontrando i giornalisti. Camicia bianca e sorrisi, ripasseranno per la mente tutti i momenti vissuti in queste stagioni con le Fere. Poi, il momento delle verità come raccolto da TernanaNews.it col suo inviato: "Io ringrazio la Ternana – spiega Tesser – e il presidente che mi hanno dato la possibilità e l'onore di allenare questa squadra. Avrei potuto bussare alla porta della società, con la possibilità eventualmente di essere respinto, ma qualora avessi capito di essere apprezzato. Nello scorso campionato, di questi tempi, avevamo già la parola sul rinnovo mentre quest'anno nessuno mi ha detto nulla. Evidentemente si è chiuso un ciclo e la società in maniera legittima ha deciso di non proseguire il rapporto".
Ma Tesser rimarrebbe alla Ternana?
"Io ascolto tutti, non avrei problemi ad ascoltare così come è stato fatto quest'anno quando siamo partiti in dieci. Non ho mai creato problemi né polemiche di nessun tipo".
Che momenti belli ricorda Tesser?
"Momenti belli ce ne sono stati, raggiungere la salvezza lo scorso anno non è stato facile malgrado i dodici risultati utili consecutivi che sono importanti. Quest'anno c'erano dieci squadre raccolte in tre-quattro punti, anche se per 39 partite su 42 siamo stati fuori".
E i momenti difficili?
"Soltanto verso la fine di quest'anno, dopo la gara contro la Pro Vercelli per dare un numero, perché siamo scivolati in basso anche se avevamo creato 7-8 palle gol dimostrando che comunque stavamo bene. Ognuno può dire che giocando Giovanni oppure Antonio avremmo fatto 20000 punti ma a chiacchiere sono tutti bravi, se mediamente qualcuno sa come funziona uno spogliatoio mi sento di dire che è stato certamente fatto un lavoro importante. L'obiettivo della salvezza è stato raggiunto, abbiamo lavorato bene. A Terni mi sono trovato bene con tutti e mi sono immedesimato nella città".
Poi un pensiero su Duganzdic
"Non ha le qualità tecniche di Avenatti, ma può starci tranquillamente nella rosa in Serie B. Sta crescendo, all'inizio era un pesce fuor d'acqua ma è anche normale perché arrivava da un campionato diverso. Deve lavorare e sfruttare le sue qualità come ad esempio la corsa".