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Tra Nazionale, squalifiche e infortuni, il turnover è obbligatorio

La Ternana ha una rosa ampia. 29 elementi sono un bel numero per un club di Serie B. Per fortuna, verrebbe da dire. Perché in queste prime sette, tra poco otto giornate di campionato vuoi una convocazione in Nazionale, qualche squalifica e perché no anche i primi infortuni di stagione, Benny Carbone è stato quasi sempre costretto a fare turnover. Questo ha consentito al tecnico di chiamare in causa chi, fino ad oggi ha avuto meno spazio. Una mano santa perché così tutti si possono sentire partecipi del progetto. Tranne Flavioni e Della Giovanna gli unici a non aver ancora giocato un minuto, gli altri hanno avuto modo di esordire con la maglia rossoverde. C’è chi come Masi e Palombi per una sola partita. Chi invece come Germoni che dopo aver esordito si è conquistato la maglia da titolare. Poi ci sono gli altri, quelli costretti gioco forza a ruotare. Stiamo parlando soprattutto dei centrocampisti ovvero Petriccione, Palumbo ed ora Di Noia. I primi due sono le alternative a Bacinovic e Defendi. Il secondo ha trovato spazio in questo avvio per via dell’infortunio a Coppola. Adesso però le parti si sono invertite. Di Noia è infortunato mentre Coppola si è rimesso. Questo a conferma di quanto dicevamo all’inizio. Ad oggi, Carbone ha potuto far ruotare tutti gli elementi della sua rosa anche grazie alle coincidenze del campionato. E domenica contro la Pro Vercelli ne avremo un’altra volta la riprova. In Piemonte mancheranno Valjent (convocato in Nazionale) e Meccariello (squalificato). Zanon, assente contro il Verona perché infortunato tornerà a disposizione mentre la coppia centrale sarà composta da Contini e uno tra Masi e Cason. Insomma tutti possono recitare un ruolo da protagonista in questa Ternana. Una squadra che non può permettersi di lasciare indietro o dimenticare nessuno. Carbone questo lo sa. Per questo non perde occasione per spendere una buona parola per ogni singolo membro della sua rosa, nella speranza che così facendo riesca a tenere alta la motivazione in ognuno di loro.

Alessandro Laureti

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