Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Perugia-Ternana

Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Perugia-Ternana

Tengo Coppola. Non si è arreso mai, nemmeno dopo il gol preso negli ultimi minuti che avrebbe (e lo ha fatto con il resto della squadra) gettato nello scoramento qualsiasi giocatore. Indossava la fascia da capitano e lui ha giocato da vero capitano e leader della squadra. Ci vorrebbero unidici Coppola come grinta, carica e voglia di non arrendersi mai di fronte a tutti. Una prova eccellente, ha guidato il centrocampo della Ternana, ma come grinta e agonismo ha trascinato i suoi compagni per tutta la partita. Dove non arrivavano gli altri arrivava lui. Una prova superba che nemmeno la sconfitta può vanificare.

Tengo Gonzalez. La miglior prova in rossoverde per l'uruguaiano. Cancella completamente Ardemagni che non la vede mai. Anticipi puliti e di classe per tutta la partita. Mai una distrazione, una carica simile a quella di Coppola che è stata determinante per annientare un Perugia che non ha mai impegnato Mazzoni. Bene in difesa ma anche in attacco dove per pochissimo non segna il gol del vantaggio che avrebbe potuto cambiare la partita. Ha guidato in modo eccellente la difesa, prova da incorniciare.

Tengo i tifosi presenti al Curi. C'era il grande pubblico al Curi, ma buona parte erano i sostenitori della Ternana che hanno riempito totalmente lo spicchio di settore a loro riservato. Bella coreografia, hanno sempre sostenuto la squadra per tutti i 90 minuti. Una vicinanza continua ai rossoverdi che il gol di Prcic ha rovinato nel finale quando, sotto l'effetto della sconfitta e degli sfottò degli avversari, hanno iniziato a contestare la squadra in modo pacifico. Quanto successo al Garden è un'altra storia di cui non vogliamo entrare in merito, ma i tifosi rossoverdi presenti al Curi hanno dato spettacolo e meritavano molto di più.

Butto il gol di Prcic. Un tiro un gol. Una rete che decide una partita, che condanna la Ternana ha perdere due derby su due in stagione. Un gol che andava evitato e si doveva evitare. La disattenzione di Zampa è stata fatale. Prcic lasciato tutto solo non ha potuto far altro che metterla dentro con un tiro forte e preciso dove Mazzoni non ha potuto fare nulla. Ma Prcic non doveva nemmeno arrivare al tiro, andava subito contrastato. Errore pagato ad un carissimo prezzo.

Butto l'arbitraggio. Non è stata una gara piena di episodi da moviola, ma Pairetto ci mette lo zampino in quelli che hanno determinato l'esito del derby. La prima ammonizione di Valjent sembra non esserci e lo slovacco poi è stato espulso per doppia ammonizione. Un doppio giallo che poi è stato determinante. Ma è la gestione della gara che lascia perplessi. Pochi cartellini gialli per il Perugia, tanti per la Ternana per interventi se non uguali molto simili. Nessun alibi, ma l'arbitraggio ha contato parecchio e non è stato all'altezza di un derby. 

Butto l'assenza della società. Si giocava la partita per eccellenza. Il match atteso da tutta l'Umbria è andato al Perugia. La Ternana è uscita dal Curi con le ossa rotta e si fa sentire eccome l'assenza totale della società. Ne durante la settimana che ha portato al derby ne dopo nessuno ha parlato da via Aleardi. Dall'altra parte tutto l'opposto sia prima che dopo la gara, a Terni no per una proprietà che aveva dato l'illusione di esserci ma è tornata ad essere fantasma.